Vaccino neoantigenico ed immunità antitumorale

PRIMI RISULTATI SULLA SPERIMENTAZIONE UMANA DEL VACCINO PERSONALIZZATO CONTRO IL CARCINOMA A CELLULE RENALI

Processo di produzione del vaccino e risultati clinici.

Le cellule tumorali possiedono antigeni particolari: in certi casi si tratta di lievi varianti proteiche, in altri casi si tratta di molecole che dovrebbero essere presenti solo nell’età embrionale ma non negli adulti; in altri ancora, si creano antigeni completamente nuovi (neoantigeni).
I vaccini anticancro terapeutici facilitano il riconoscimento degli antigeni delle cellule maligne così da attivare le cellule T citotossiche e indurre la produzione di anticorpi.
E’ stato pubblicato il 5febbraio 2025 sulla prestigiosa rivista Nature uno studio di fase I per testare un vaccino personalizzato contro il cancro (PVC) che colpisca i neoantigeni in pazienti con carcinoma renale a cellule chiare (RCC; stadio III o IV) ad alto rischio di recidiva.


Uno studio in fase I

Risposte cliniche rappresentative.

A un follow-up mediano di 40,2 mesi dopo l’intervento chirurgico, nessuno dei 9 partecipanti arruolati nello studio ha avuto una recidiva di carcinoma renale a cellule chiare. Non sono state osservate tossicità dose-limitanti.
Dopo la vaccinazione, si è verificata un’espansione duratura dei cloni delle cellule T periferiche. Inoltre, è stata rilevata una reattività delle cellule T contro i tumori autologhi in sette pazienti su nove.
Queste osservazioni, insieme all’assenza di recidiva in tutti i nove pazienti vaccinati, evidenziano la promessa dei PCV come terapia adiuvante efficace nel RCC.
Lo studio è stato condotto da ricercatori del Dipartimento di Oncologia Medica del “Dana- Farber Cancer Institute” di Boston, USA.


BIBLIOGRAFIA E RIFERIMENTI:

 

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