Una sala operatoria in ospedale da campo durante la seconda guerra mondiale
La foto a colori, di proprietà dell’Armata Inglese, scattata in Italia durante la seconda guerra mondiale, il 7 ottobre 1944, mostra un intervento chirurgico in un paziente traumatizzato in un ospedale da campo inglese.
ALCUNI PARTICOLARI INTERESSANTI
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Alcuni particolari sono davvero interessanti da notare come la flebo, contenente molto probabilmente sangue, che assomiglia ad una bottiglia di coca cola. Inoltre possiamo notare come tutti i membri dell’equipe portino la mascherina chirurgica anche se non adesa al volto.
Probabilmente la foto è stata scattata nella fase finale dell’intervento di posizionamento di gesso ortopedico nell’arto inferiore sinistro del paziente. Il primo medico in piedi a sinistra se li sta togliendo (vedere dettaglio).
Il gesso reca delle iscrizioni che probabilmente hanno a che fare con la diagnosi dell’intervento. La parte finale (vedere dettaglio) reca la scritta:
…open fracture mid femoral shaft (…frattura esposta della diafisi femorale media)
Nel 2017 l’Imperial War Museum ha pubblicato un libro con le rare fotografie a colori dei loro archivi che documentano la seconda guerra mondiale.
Diversi siti hanno ripreso la notizia pubblicando una serie di foto, tra le quali questa.
E L’ANESTESISTA?
Per quanto riguardo lo strumento a disposizione dell’anestesista, questo dovrebbe essere un “Oxford Vaporizer“.

I vaporizzatori meccanici convertono gli anestetici liquidi in forma gassosa e li erogano alle giuste concentrazioni per l’anestesia. Questo dispositivo è stato inventato nel 1941 dal fisico Hans George Epstein (25aprile 1909 – 01agosto 2002) e dal grande anestesista Robert Reynolds Macintosh (17ottobre 1897, Timaru, New Zealand – 28agosto 1989, Oxford, England, l’inventore dell’attuale laringoscopio). Il soffietto aspirava aria attraverso il vaporizzatore dove si mescolava con il vapore di etere. L’etere veniva mantenuto ad una temperatura costante e il rapporto tra aria ed etere poteva essere variato per controllare il grado di anestesia. Nell’Oxford Vaporizer, il vaporizzatore è circondato da un’intercapedine con cristalli di cloruro di calcio, immersa in un bagno maria ad acqua calda.
Da allora l’etere è stato sostituito da anestetici più sicuri.
RIFERIMENTI:
- https://www.facebook.com/SullaFisiologia/posts/2963775307198465
- https://www.iwm.org.uk/collections/item/object/205194987
- “The Second World War in Colour” di Ian Carter
- https://rcoa.ac.uk/dr-hans-george-epstein
- https://en.wikipedia.org/wiki/Robert_Macintosh
- https://www.sciencephoto.com/media/632255/view/oxford-ether-vaporizer-1941
- https://www.mhs.ox.ac.uk/collections/imu-search-page/record-details/?TitInventoryNo=10523
- “Storia dell’Anestesiologia“, Piccin Editore, di Gualtiero Bellucci, 1982 (pag. 362)