UNA LEGGENDA DELLA CARDIOLOGIA: THOMAS LEWIS
“Il libro del dr Thomas Lewis, Clinical Electrocardiography, è un eccellente sommario dello stato attuale della conoscenza di questo argomento. Le immagini sono ammirevoli, e la descrizioni delle varie curve e di ciò che significano lasciano soddisfatti. …
All’inizio viene descritto l’elettrocardiogramma normale, ed in seguito sono discusse certe forme ritmiche ma anomale, includendo quelle variazioni che si credono indicare l’ipertrofia ventricolare destra e sinistra. Via via seguono le descrizioni dei segni elettrici di blocco cardiaco, contrazioni premature, tachicardia parossistica, flutter auricolare e fibrillazione auricolare.
Due capitoli sono dedicati ai disturbi sinusali ed ai meno marcati fenomeni elettrici di certe lesioni valvolari. Un esame accurato del libro convincerà la maggior parte dei lettori che l’autore è giustificato a dichiarare “ci sono certe anomalie dell’azione cardiaca sulle quali altri metodi sono quasi, se non del tutto, silenti; la conoscenza di queste condizioni è un possesso quasi esclusivo dell’elettrocardiografia.”
[Dal British Medical Journal del 20 giugno 1914]
IL PRIMO MANUALE COMPLETO DI ELETTROCARDIOGRAFIA
Il primo manuale completo di elettrocardiografia clinica (intitolato Clinical Electrocardiography“) fu scritto dal medico gallese Thomas Lewis nel 1913. Il testo era il prodotto di un’esperienza che abbracciava solo quattro brevi anni, ma fu scritto con la convinzione che l’elettrocardiografia sarebbe diventata essenziale nella diagnosi e nel trattamento moderno delle patologie cardiache.
L’esperienza era stata acquisita dalle registrazioni ottenute con una macchina che era posta sotto una scalinata di fronte all’ascensore dell’ospedale, presso la “University College Hospital” di Londra.
Lewis aveva conosciuto il fisiologo e cardiologo scozzese James Mackenzie nel 1908 e stabilì con lui un’amicizia duratura. Fu Mackenzie che stimolò in Lewis un forte interesse verso le aritmie cardiache.
LEWIS E MACKENZIE
Lewis inizialmente fece uso del poligrafo di Mackenzie ma, dopo essere venuto in contatto con il galvanometro di Einthoven, ebbe l’intuizione di realizzare che l’elettrocardiografo possedeva più vantaggi del poligrafo. Lewis era stato anche il fondatore nel 1909 della rivista ‘Heart‘, destinato ad avere grande successo.
I suoi principali interessi furono la diffusione dell’eccitazione elettrica e le aritmie cardiache. Egli era particolarmente interessato ai meccanismi che sottostanno alla fibrillazione atriale e flutter atriale.
Le acquisizioni del primi elettrocardiogrammi della storia venivano ottenute con il paziente che posizionava le mani ed un piede (per convenzione il sinistro) in una bacinella riempita con soluzione salina, a sua volta rivestita da una bacinella più grande contenente solfato di zinco. Le bacinelle erano collegate con dei cavi ad uno strumento in grado di recepire e registrare graficamente le variazioni elettriche cardiache. Tale strumento era appunto il ‘galvanometro a corda’. L’elettrocardiogramma ottenuto mostrava quelle che noi chiamiamo le derivazioni bipolari (DI, DII e DIII) e dunque era un tracciato a tre derivazioni. Attualmente vengono abitualmente eseguiti tracciati elettrocardiografici a dodici derivazioni, essendo state aggiunte le tre derivazioni unipolari e le sei precordiali.
Credendo di aver raggiunto il completamento del suo cammino nel campo dell’elettrocardiografia, egli spostò successivamente il suo interesse verso i vasi della cute e la loro risposta ai traumatismi. Lewis aveva solo 32 anni quando pubblicò il suo manuale.
Nel 1902 Lewis si era iscritto alla “University College Hospital” (UCH) a Londra dove in seguito un gruppo di 7 documenti gli valsero, all’età di 22 anni, il diploma di Dottore delle Scienze. Nel 1904 conseguì il “Conjoint Diploma” diventando medico: dopo questo diploma non solo fu chiamato a far parte del “Royal College of Physicians of London” (LRCP) e divenne anche un membro del “Royal College of Surgeons of England” (MRCS).
BREVE BIOGRAFIA
Seguirono una serie di ricerche ed esperimenti da lui condotti, fino a quando nel 1907 fu nominato Assistente Medico al “Seamen’s Hospital Greenwich” e medico ambulatoriale al “City of London Hospital“.
Nel 1909 Lewis fondò un giornale sugli studi della circolazione che prese il nome di “Heart” (destinato ad avere un grande successo) e di cui divenne il primo editore. Nel 1910 fu nominato detentore del “Beit Memorial Fellowship for Medical Research“, una delle più prestigiose borse di studio, grazie alla quale giovani ricercatori medici potevano essere valorizzati. L’anno 1910 si concluse con l’ottenimento di un suo personale dipartimento di cardiografia nello “UCH Medical School“: nonostante fosse situato in una scuola medica rimaneva comunque un dipartimento ospedaliero nel quale ci si preoccupava dei problemi clinici dei pazienti.
Nel 1911 Lewis ottenne il suo primo posto accademico nello stesso ospedale; infatti fu nominato docente in patologie cardiache nel dipartimento di anatomia patologica e nel novembre del 1912 conseguì il suo obbiettivo di essere scelto a far parte dello staff clinico dello UCH come assistente medico.
professore ad oxford
Nel 1916 il “Medical Research Committee” (MRC) lo nominò membro permanente del proprio staff scientifico per lavori di ricerca clinica. Nel 1932 Lewis diventò il primo medico in carica dell’Hospital’s Department of Clinical Research, poi in seguito Regius Professor di Medicina ad Oxford.
RIFERIMENTI:
- “The History of Cardiology” di L. Acierno, cap. 24
- https://www.facebook.com/SullaFisiologia/posts/pfbid02vNfE44G5dVNjqE89o1FpMa6younXwdfMLcUJCoeWZGQSiFvJWW58mTyUNsJ7FpKjl
- https://it.wikipedia.org/wiki/Thomas_Lewis
- https://it.wikipedia.org/wiki/James_Mackenzie
- Arthur Hollmann: “Sir Thomas Lewis: Pioneer Cardiologist and Clinical Scientist“, London, 1997.
- “Clinical electrocardiography“, by Lewis, Thomas, Sir, 1881-1945 (Publication date: 1913)