Un pioniere della moderna neuro-anatomia: Karl Friedrich Burdach
Karl Friedrich Burdach (12giugno 1776 – 16luglio 1847) proveniva da una famiglia di medici di Lipsia. Si laureò in Medicina a Lipsia nel 1800 e si formò a Vienna. A Vienna, egli lavorava come medico generico e scrittore di medicina. Curava principalmente i pazienti più poveri e dipendeva dai suoi diritti d’autore come autore e traduttore.
Nel 1811 divenne professore di fisiologia nella Università di Dorpat . A Dorpat, presso la Russia zarista, Burdach era considerato un rappresentante della filosofia naturale romantica. Egli era esposto alle critiche dell’ortodossia universitaria e allo stesso tempo era interessante per gli studenti perché considerato “moderno“.
Nel 1814 Burdach si trasferì come professore di anatomia all’Università di Königsberg. Qui costruì il Regio Istituto Anatomico, fondato nel 1817. Karl Ernst von Baer (17febbraio 1792 – 16 novembre 1876), che era stato suo allievo a Dorpat, divenne suo procuratore e diresse l’Istituto dal 1826.
UN PRECURSORE
Egli fu influenzato nella filosofia naturale dal filosofo tedesco Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling (1775-1854). Insieme al naturalista tedesco Gottfried Reinhold Treviranus (1776-1837) ed al naturalista francese Jean-Baptiste de Lamarck (1744-1829), Burdach è stato uno dei primi ad usare il termine “biologia” in senso moderno. Ha anche avuto un ruolo nel coniare il concetto di “morfologia“. Lo scrittore tedesco Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832) lo utilizzò per la prima volta nel 1796, mentre Burdach lo pubblicò per la prima volta nel 1800.
Burdach vedeva la Fisiologia come la più importante di tutte le scienze perché si occupava dei processi e dei principi della vita, specialmente negli esseri umani.
ANATOMISTA E FISIOLOGO
Il suo opus magnum in sei volumi “Die Physiologie als Erfahrungswissenschaft” (La Fisiologia come scienza empirica – Lipsia 1826-1840), con oltre 3500 pagine e noti collaboratori, tra cui gli embriologi Karl Ernst von Baer e Christian Heinrich Pander (Riga, 23luglio 1794 Cal. gregoriano – San Pietroburgo, 22settembre 1865 Cal. greg), nonché Martin Heinrich Rathke (25agosto 1793 – 3settembre 1860), il fisiologo Johannes Peter Müller (Coblenza, 14luglio 1801 – Berlino, 28aprile 1858) e l’anatomista Rudolf Wagner (30luglio 1805 – 13maggio 1864), comprende l’intera conoscenza fisiologica del suo tempo. Particolare attenzione venne dedicata ai processi embrionali e di sviluppo.
Burdach fu un “maestro di neuroanatomia“; le sue più importanti conquiste anatomiche sono nell’area dell’anatomia del cervello. La sua opera più importante è “Vom Baue und Leben des Gehirns” (“Sulla struttura e la vita del cervello“, Lipsia 1819-1826), scritta in tre volumi. Le strutture anatomiche del sistema nervoso centrale che portano il suo nome sono il nucleo di Burdach e il cordone di Burdach.
ANATOMIA DEL SISTEMA NERVOSO
Burdach diede un grande contributo alla costruzione della nomenclatura del sistema nervoso.
I nuovi nomi di Burdach per le strutture concrete del sistema nervoso, contenuti in “Vom Baue und Leben des Gehirns“, includono: nucleo lenticolare, putamen, globus pallidus, claustrum, pulvinar, capsule interne ed esterne (capsula era un termine introdotto da Reil nel 1809), nucleo amigdaloideo, nucleo rosso, lamina terminalis, pedunculus septi, pallium, corteccia cingolare, cingulum, tratti di associazione longitudinale, subiculum, alveus, cuneus e precuneus. Non tutte le strutture nominate furono scoperte da lui.
ANATOMIA DEL SISTEMA NERVOSO (2)
Egli diede la prima descrizione ed illustrazione del nucleo amigdaloideo; con il nome globus pallidus, egli, per primo, dimostrò una caratteristica differenza, cioè il contenuto relativo di fibre mielinizzate, tra i due membri del nucleo lenticolare.
I fasci di associazione longitudinale superiore ed inferiore sono le sue scoperte. Quando, nel 1896, Flechsig descrisse il ginocchio temporale o ansa della radiazione visiva, ci si rese presto conto che questo era identico al fascio longitudinale inferiore di Burdach; quindi Burdach dovrebbe essere riconosciuto per la prima, anche se inconsapevole, descrizione di parte della radiazione visiva.
Burdach non ha scoperto il nucleo rosso, ma ne ha dato la prima descrizione dettagliata. Come storico, ci ha informato che Santorini(1775) aveva già fornito un’illustrazione.
ANATOMIA e funzione DEL SISTEMA NERVOSO
Nell’emisfero cerebrale, Burdach distinse il pallium (mantello) dal “nucleo” che comprendeva la materia grigia sottocorticale. Entrambi i termini sono rimasti, proprio come li concepì Burdach. Il termine ‘nucleo’ è ora usato in alternativa a ‘ganglio‘, termine introdotto da Reil (1809) e Gall e Spurzheim (1810) per indicare ammassi centrali ben definiti di materia grigia.
Molte delle ipotesi di Burdach sulla funzione del cervello sono ormai obsolete, ma alcune sono ancora interessanti. Come Thomas Willis, Burdach considerava la regione del mesencefalo, e specialmente i corpi quadrigemini, come un centro che controlla l’attività dei visceri, la fame, la sete, la digestione e altre pulsioni istintive. Egli credeva che il corpo striato correlato all’azione motoria ed alla volontà. Nella sua concezione, il fornice, il cingulum, i corpi mammillari e il corno di Ammone servono all’immaginazione.
RIFERIMENTI:
- https://en.wikipedia.org/wiki/Karl_Friedrich_Burdach
- “Karl Friedrich Burdach and his place in the history of neuroanatomy“, di A Meyer – J Neurol Neurosurg Psychiatry. 1970 Oct; 33(5): 553–561.
- https://it.wikipedia.org/wiki/Karl_von_Baer
- Thomas Junker: “Storia della biologia“. Beck, Monaco di Baviera 2004
- “Vom Baue und Leben des Gehirns” by Burdach Karl Friedrich, 1776-1847; Royal College of Physicians of London – Publication date 1819