TRAPIANTI E RIGETTI: BREVE EXCURSUS
Alla fine degli anni cinquanta, molti centri clinici furono attivamente coinvolti nel trapianto ortotopico. I pionieri in questo campo furono Goldberg, Berman e Akman, Webb, Howard e Neely, oltre che Cass e Brock. Nessuno di questi ebbe successo in termini di sopravvivenza a lungo termine.
Nel 1964 James D. Hardy (1918-2003) eseguì il primo trapianto cardiaco umano con uno xenotrapianto. Il donatore era uno scimpanzè. Il ricevente era un detenuto del ‘Mississippi State Penitentiary’, Boyd Rush, condannato a morte, dell’età di 58 anni ed affetto da carcinoma polmonare, in stato comatoso al momento dell’intervento. Il cuore di scimmia batté per un’ora nel petto di Rush, che non si svegliò nemmeno dal coma. Il trapianto venne eseguito il 23 gennaio 1964 presso la ‘University of Mississippi Medical Center‘. L’esito fallimentare dell’intervento non impedì ad altri di usare lo stesso approccio. Per inciso, sempre lo stesso Hardy aveva eseguito l’11 giugno 1963, sempre presso la ‘University of Mississippi Medical Center’, il primo trapianto di polmone della storia. Il paziente, John Russell era sopravvissuto 18 giorni.
Alla fine degli anni ottanta del novecento, il gruppo della “Loma Linda University” trapiantò un cuore di babbuino in un bambino, ed anche questo tentativo non ebbe successo.
MEDAWAR
Nel corso di questa attività sperimentale, il fenomeno del rigetto rimase la principale causa di fallimento. I tentativi di risoluzione del problema furono intensificati sulla scia del desiderio dei clinici di trapiantare i reni nello stadio terminale della malattia renale.
La risposta, comunque, giunse da una fonte totalmente scollegata e da un uomo che non aveva nessun interesse verso i trapianti renali e cardiaci. Il suo nome era Peter Brian Medawar. Noi gli siamo debitori per averci fornito la chiave del trapianto di successo. Egli fu il primo a sviluppare i concetti immunologici applicati al trapianto.
Il primo articolo di Medawar, pubblicato nel 1944, descriveva i suoi esperimenti sui trapianti cutanei nei conigli; un progetto intrapreso su iniziativa del governo britannico. Durante la seconda guerra mondiale, le autorità britanniche istituirono un programma di ricerca mirato alla scoperta di nuovi metodi di cura per i bambini che avevano subito lesioni cutanee nei bombardamenti del 1939. Medawar capeggiò queste ricerche.
Egli determinò che il trapianto cutaneo da un coniglio ad un altro coniglio determinava un infiltrato cellulare che in 7-10 giorni distruggeva il trapianto.
Egli coniò il termine “rigetto” per questo processo. In questo e nel successivo articolo pubblicato nel 1961, Medawar formulò dei concetti fondamentali che cercavano di dare una spiegazione al processo del rigetto.
riferimenti:
- “The History of Cardiology” di L. Acierno, pag. 667
- https://en.wikipedia.org/wiki/James_Hardy_(surgeon)