Traffico vescicolare

Traffico vescicolare

Il Premio Nobel per la Medicina e Fisiologia 2013 è stato attribuito a pari merito allo statunitense James E. Rothman (nato il 3novembre 1950), allo statunitense Randy W. Schekman (nato il 30dicembre 1948) ed al tedesco Thomas C. Südhof (nato il 22dicembre) “per la scoperta del macchinario che regola il traffico vescicolare, uno dei principali sistemi di trasporto all’interno delle cellule”.
La Karolinska Institut ha riconosciuto l’enorme importanza degli studi dei tre ricercatori, grazie ai quali è stato possibile chiarire il funzionamento del complesso macchinario biomolecolare che consente il trasporto di molecole dai diversi organelli, dove sono prodotte, verso altri punti all’interno della cellula stessa oppure verso l’esterno. In tutto, con un preciso rispetto dei tempi.


il ruolo delle vescicole

James Rothman è nato a Haverhill, Massachusetts.

Un ruolo cruciale in questo delicato e complesso sistema di trasporto è rivestito dalle vescicole, minuscole bolle circondate da membrane che inglobano e trasportano il “carico molecolare” verso altre destinazioni. Per attraversare i confini della cellula, le vescicole danno luogo a un peculiare fenomeno di fusione con la membrana cellulare, rilasciando il loro contenuto all’esterno. Questo meccanismo è alla base, per esempio, del rilascio sia dei neurotrasmettitori, che permettono la comunicazione tra neuroni o con altre cellule dell’organismo, sia degli ormoni, che controllano il metabolismo.

Durante gli anni ’70 del novecento, Randy Schekman studiò le cellule di lievito con malfunzionamenti in questo sistema di trasporto. Egli dimostrò che i malfunzionamenti erano dovuti a difetti genetici e spiegò come diversi geni regolassero i diversi aspetti dei trasporti.


genetica e fisiologia del traffico vescicolare

Durante gli anni ’80 e ’90 del novecento, James Rothman mostrò come le vescicole si fondono con superfici specifiche nella cellula in modo che i prodotti trasportati arrivino alla giusta destinazione.

Studiando le cellule cerebrali dei topi, negli anni ’90 del novecento, Thomas Südhof mostrò come le vescicole vengono mantenute in posizione, pronte a rilasciare molecole portatrici di segnale al momento giusto.


RIFERIMENTI:

 

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