Timeline: Settecento
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1700: Bernardo Ramazzini (1633-1714) pubblica “De Morbis artificium diatriba“, la prima opera di medicina del lavoro.
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1704: con la pubblicazione del suo trattato “De aure humana“, Antonio Maria Valsalva (1666-1723) da un grande contributo allo studio delle strutture dell’orecchio interno, medio ed esterno.
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1708: Le “Institutiones Medicae” pubblicata a Leida da Hermann Boerhaave (1668-1738) sono considerate come il primo volume di istruzione fisiologica moderna, con una prima parte che tratta di fisiologia ed una seconda contenente più brevi notazioni di patologia e terapia.
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1714: Gabriel Fahrenheit (1686-1736) costruisce il primo termometro a mercurio. I termometri a mercurio verranno tolti dal mercato all’inizio del XXI secolo a causa di problemi di inquinamento ambientale dovuto allo smaltimento del mercurio.
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1753: James Lind (1716-1794) scrive “A treatise of the scurvy“, trattato sullo scorbuto, patologia ca usata come dimostrato in seguito da carenza di vitamina C (o acido ascorbico).
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1761: Giovanni Battista Morgagni (1682-1771) pubblica il “De Sedibus et causis morborum per anatomem indagatis” , opera che costituisce l’atto di nascita del metodo anatomo-clinico. Con il metodo anatomo-clinico l’autopsia realizza l’atto finale (post-mortem) della diagnosi clinica, mentre successivamente le tecniche moderne di diagnostica per immagine e quelle bioptiche rappresenteranno la fase “ante-mortem” della diagnosi clinica. In tale senso questa opera di Morgagni, considerando l’evoluzione della diagnostica medica, si può considerare l’atto di nascita dell’anatomia patologica.
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1761: Leopold Auenbrugger (1722-1809) applica la percussione alla diagnosi delle malattie del torace così come descritta nella sua monografia “Inventum Novum“.
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1765: Lazzaro Spallanzani (1729-1799) dimostra che i microrganismi non si sviluppano in recipienti che siano portati ad una temperatura elevata e quindi sigillati. In seguito si occuperà (con importanti risultati) anche di circolazione, riproduzione, digestione e respirazione.
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1767: George Baker (1722-1809) dimostra che la “colica del Devonshire” è una forma di saturnismo causata dai tubi di piombo delle presse per il mosto.
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1772: Joseph Priestley (1733-1804) scopre il protossido d’azoto (gas esilarante). Vent’anni dopo, Humphry Davy (1778-1829), sperimentandolo su sé stesso ed alcuni amici scopre che questo gas attenua notevolmente la sensazione del dolore.
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1778: Antoine Laurent Lavoisier (1743-1794) scopre l’ossigeno (confutando la teoria del flogisto) e dimostra che l’aria inspirata contiene ossigeno e quella espirata anidride carbonica.
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1785: William Withering (1741-1779) afferma che l’idropisia conseguente a scompenso cardiaco può essere curata somministrando un estratto di digitale, da sospendere non appena si manifesta la nausea.
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1791: Luigi Galvani (1737-1798) pubblica “De viribus electricitatis in motu musculari commentarius“, in cui espose la teoria dell’elettricità animale. Lavorando alla dissezione di rane in prossimità di macchine elettrostatiche, un assistente di Galvani aveva toccato accidentalmente con un bisturi elettricamente carico il nervo sciatico, che fece scattare la zampa come se fosse viva, e questa osservazione lo indusse a studiare le relazioni tra elettricità e vita.
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1796: Edward Jenner (1749-1823) vaccina James Phipps, un ragazzino di otto anni. Otto settimane più tardi inocula il vaiolo al ragazzo, senza che si manifesti la malattia.