Storici della medicina egizia
Ange Pierre Leca, nella sua opera “La Medicizia Egizia” cita i seguenti storici della medicina.
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Sir Max Armand Ruffer
La sua biografia viene offerta da Thorwald. Egli è senza dubbio uno dei precursori della paleopatologia. Tutta la sua opera verte sullo studio delle mummie.
Nato nel 1859 a Lione, studiò medicina in Inghileterra, ritornò quindi a Parigi per perfezionare le sue conoscenze in campo batteriologico, a quel tempo in via di sviluppo.
Avendo contratto una grave forma di difterite, conseguente di un siero e colpito da paralisi, si recò convalescente in Egitto per fruire di un clima giudicato più favorevole alla salute. Fu proprio in quell’occasione che scoperse una nuova passione: lo studio della patologia delle mummie. In qualità di Direttore della Cattedra di Biologia dell’Universtità del Cairo, potè esercitare l’autopsia delle mummie e studi batteriologici sulle stesse. Le sue pubblicazioni spaziarono dalla scoperta di uova di Schistosoma haematobium a problemi inerenti il matrimonio fra consanguinei della stirpe faraonica. Morì nel 1917.
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Franz Jonckheere
Nato nel 1903 e deceduto nel 1956, medico ed egittologo belga, pubblicò un considerevole numero di ricerche di grande valore riguardanti tutti gli aspetti della medicina egizia. Tali ricerche si basarono sullo studio dei testi.
Egli viaggiò in Egitto nel 1939, e rimase così impresso da questa nazione affascinante che decise di studiare la lingua degli antichi egizi. La quantità di documenti da lui prodotta è notevole (33 articoli), come testimonia l’elenco delle pubblicazioni citate nell’indice bibliografico.
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Paul Ghaliongui
Nato al Cairo nel 1908, ivi morì nel 1987. Egli fu professore di clinica medica della Facoltà di Medicina di Ein Shams, al Cairo, diabetologo ed endocrinologo. Mostrò vivo interesse per la medicina praticata dai suoi antenati. Fra le sue pubblicazioni merita particolarmente interesse il suo libro “Magic and Medical Science in Ancient Egypt”.
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H. E. Sigerist
Leca riferisce che Sigerist è considerato il più grande storico della medicina. Il capitolo che egli dedica all’Egitto nella sua “Storia della Medicina” è uno dei più profondi fra queli che si possono leggere, scritto da un medico privo di preparazione specifica in egittologia.
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Gustave Lefebvre
Nacque nel 1879 e morì nel 1957. Fu Conservatore capo del Museo del Cairo dal 1921 al 1928 e titolare della cattedra di Filologia Egiziana alla Ecole pratique des Hautes Etudes. Egli pubblicò nel 1956 un’opera dal titolo “Saggio sulla medicina egiziana dell’epoca faraonica”.
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Gaston Maspero
Nacque da una famiglia di origine lombarda nel 1846 ed ivi morì nel 1916. Nel 1874 ereditò la cattedra di Champollion al College de France. Nel 1880 egli si recò in Egitto a capo di una spedizione per conto del governo francese. Sotto la sua guida si perfezionò l’egittolo italiano Ernesto Schiaparelli.
(tratto da wikipedia)
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Hermann Grapow
Nacqe a Rostock nel 1885 e morì a Berlino nel 1967. In collaborazione con Hildegard von Deinis e Wolfhart Westendorf, intraprese nel 1954, la redazione del “Grundriss der Medizin der alten Aegypter”, che condusse a termine nel 1962. Costituita da otto volumi, la raccolta passa in rassegna tutto ciò che è possibile conoscere della medicina egizia, l’anatomia e la fisiologia, i testi medici (circa 1.700), che classifica secondo un ordine logico ed analizza nei minimi particolari la patologia e la farmacopea; il tutto si conclude con un “Thesaurus”. Si tratta di un’opera notevole, la più importante, afferma Leca, nel proporre ai ricercatori i testi medici dell’antico Egitto.