Storia della FDA

Storia della FDA

(Food and Drug Administration)


By John P. Swann, Ph.D.
FDA History Office
(adapted from George Kurian, ed., A Historical Guide to the U.S. Government
(New York: Oxford University Press, 1998)


Origini

La “U.S. Food and Drug Administration” (FDA) è una agenzia scientifica di salute pubblica che supervisiona circa un dollaro su quattro speso dal consumatore americano. La sua giurisdizione riguarda molti prodotti alimentari, farmaci per l’uomo ed ad uso veterinario, agenti terapeutici di origine biologica, strumentazioni medicali e cibo per animali. L’agenzia è cresciuta da un singolo componente (un chimico) del Dipartimento Americano dell’Agricoltura, nel 1862, ad uno staff con circa 9.100 dipendenti ed un budget di circa 1,3 miliardi di dollari americani nel 2001, comprendente chimici, farmacologi, medici, microbiologi, veterinari, farmacisti, avvocati, ed altre categorie di professionisti. Circa un terzo degli impiegati dell’agenzia lavorano al di fuori della capitale statunitense, Washington D.C., in oltre 150 uffici e laboratori, inclusi cinque uffici regionali e venti uffici di distretto. Gli scienziati dell’agenzia valutano le applicazioni per nuovi farmaci e prodotti biologici, complesso device medicali, additivi per cibo e coloranti, formule per l’infanzia e farmaci ad uso veterinario. Inoltre, la FDA monitorizza la produzione, l’import, il trasporto, l’immagazzinamento e la vendita di prodotti per il valore annuale di circa 1.000 miliardi di dollari americani. I ricercatori e gli ispettori visitano oltre 16.000 impianti l’anno, cercando i mezzi per far si che le strutture governative possano aiutarli ad aumentare il numero dei controlli.
Iniziando come una Divisione di Chimica e dopo (dopo il luglio 1901) come un Ufficio di Chimica, l’era moderna della FDA risale al 1906 con l’approvazione della “Federal Food and Drugs Act”. L’Ufficio di Chimica cambiò nel 1927 il nome in “Food, Drug, and Insecticide Administration”, allorché le funzioni di ricerca “nonregulatory” dell’ufficio furono trasferite altrove.

Harvey Wyley (terzo da destra)

Nel luglio 1930 il nome fu accorciato in quello attuale. La FDA rimase sotto il controllo del Dipartimento di Agricoltura fino a giugno 1940, anno in cui venne trasferita nella nuova “Federal Security Agency”. Nell’aprile 1953 l’agenzia venne nuovamente trasferita al “Department of Health, Education, and Welfare (HEW). Quindici anni dopo la FDA divenne parte del Public Health Service all’interno del HEW, e nel maggio 1980 la funzione educatoria venne rimossa dal HEW per creare il “Department of Health and Human Services”, sede attuale della FDA. Per comprendere lo sviluppo di questa agenzia è necessario comprendere le leggi che la regolano, come le Corti hanno interpretato la legislazione e come si sono sviluppati gli eventi principali.
Gli stati hanno esercitato il principale controllo sui cibi ed i farmaci prodotti e distribuiti domesticamente nel XIX secolo, anche se tale controllo era sostanzialmente inesistente. La Legge sui Vaccini emanata nel Massachusetts nel 1813, sebbene di breve durata, fu la prima legge federale ad occuparsi della protezione dei consumatori rispetto alle sostanze terapeutiche. L’autorità federale era limitata principalmente agli alimenti e farmaci importanti. L’adulterazione e l’errata denominazione commerciale dei cibi e dei farmaci fu a lungo una consuetudine culturale americana, che sembrò essere incrementata nella parte finale del XIX secolo. Ma, da allora, la Scienza ha fatto dei passi enormi nella sua capacità di scoprire tali generi di frodi. Inoltre, i principali produttori iniziarono ad essere maggiormente interessati al fatto che i loro commercio non venisse indebolito dalla pochezza di certe merci scadenti. La polvere di corteccia di Cincona, contenente la chinina, poteva essere prodotta in maniera meno efficace – ma con maggiori profitti – aggiungendo allume e farina di grano mascherata con argilla. Anche le cosiddette firme di farmaci etici praticavano in maniera colpevole questa pratica.
La Divisione di Chimica iniziò ad investigare le adulterazioni delle merci agri-colturali intorno al 1867, quando Harvey Washington Wiley (18ottobre 1844 – 16giugno 1930) venne nominato capo chimico nel 1883, la gestione governativa delle adulterazioni e delle falsificazioni degli alimenti e dei farmaci iniziò a prendere un corso decisamente diverso. Wiley espanse la ricerca della divisione in questa area, esemplificata da “Foods and Food Adulterants”, uno studio in dieci parti pubblicato dal 1887 al 1902. Egli dimostrò tutta la sua preoccupazione riguardo ai conservanti ed adulteranti chimici attraverso esperimenti chiamati “poison squad” (squadra veleni), nei quali volontari sani consumavano diverse quantità di cibi con additivi per determinare il loro impatto sulla salute. Wiley unificò dei gruppi di lavoro con una legge federale per proibire l’adulterazione e falsificazione di alimenti e farmaci, includendo in tali gruppi chimici ed ispettori alimentari e farmacologici, con associazioni nazionali di medici e farmacisti, inclusi i “General Federation of Women’s Clubs”.


La Legge del 1906 su Alimenti e Farmaci e la sua Applicazione

 

Mentre Wiley cercava di riformare l’aspetto legislativo, giornalisti attenti come Samuel Hopkins Adams esponevano con ricchezza di particolari i rischi del mercato. Infatti, le condizioni nauseanti dell’industria del confezionamento della carne che Upton Sinclar aveva catturato nel romanzo “The Jungle” fu la causa finale che portò alla legge sull’ispezione delle carni, degli alimenti e dei farmaci. Gli Archivi Sinclair della Lilly Library, Indiana University, contengono un poster del 1913 sul film tratto dal romanzo di Sinclair. Dal 1879, sono stata introdotte circa 100 leggi nel Congresso per regolare alimenti e farmaci; il 30 giugno 1906 il presidente Theodore Roosevelt firmò una legge su Alimenti e Farmaci, nota semplicemente come Legge Wiley, un pilastro nell’era del Progresso.
Questa legge, per il controllo della quale venne incaricato il “Bureau of Chemistry”, proibiva il trasporto tra i vari stati di alimenti e farmaci non regolari dal punto di vista legale. La base della legge giaceva sulla regolamentazione dell’etichettatura piuttosto che sulla approvazione prima dell’immissione nel mercato. I farmaci, definiti in accordo agli standard di potenza, qualità e purezza rispetto alla Farmacopea degli USA (United States Pharmacopeia) ed al Formulario Nazionale (National Formulary), non potevano essere venduti in nessuna condizione che non fosse prevista dagli standard dell’etichettatura. Gli alimenti non venivano definiti secondo standard analoghi, ma la legge proibiva l’aggiunta di ingredienti che sostituissero l’alimento, potessero danneggiarlo, accelerarne la decomposizione o mettere a rischio la salute del consumatore. Le interpretazioni delle clausole di legge conducevano spesso a numerose e protratte battaglie legali. Se il produttore optava per elencare il peso o la misura dell’alimento, questa operazione doveva essere fatta in maniera accurata. Inoltre, l’etichettatura dell’alimento o del farmaco doveva essere conforme alla verità e non trascurare alcun dettaglio, e doveva annotare la presenza di qualsiasi ingrediente pericoloso, incluso alcol, eroina, cocaina, ecc.
L’enfasi dei regolamenti del Bureau di Wiley interessò in particolar modo gli alimenti, dal momento che egli credeva di dover porre al vasto pubblico il problema della salute pubblica piuttosto che quello dei farmaci adulterati o falsificati. Wiley aveva sostanzialmente poca fiducia verso gli additivi chimici negli alimenti. Su questo argomento si scontrava spesso con il Segretario dell’Agricoltura, James Wilson, ed in un’occasione, lo stesso presidente Roosevelt ebbe a decidere riguardo ad un provvedimento riguardante il trattamento degli alimenti. L’autorità amministrativa personale di Wiley venne presto ridotta allorché Wilson creò un “Board of Food and Drug Inspection” nel 1907 per costituire un agenzia di controllo in rinforzo alla legge. Similarmente, la creazione del “Referee Board of Consulting Scientific Experts” nell’anno seguente, per dare consigli al dipartimento riguardo alla sicurezza degli articoli associati agli additivi alimentari, ebbe l’effetto di ridurre ulteriormente l’autorità scientifica di Wiley. L’ufficio aveva sviluppato standard informali per molti tipi di alimenti in collaborazione con esperti esterni all’organismo dal 1903, un’attività che continuò fino alla legge del 1906. Comunque, le corti di giustizia potevano interpretare diversamente il ruolo di tali standard informali in certi casi. Leggi separate stabilivano standard per cibi specifici, come mele, burro ed alimenti conservati in scatola.
Dopo le dimissioni di Wiley nel 1912, il Bureau si dedicò con maggior sforzo alla regolamentazione dei farmaci, mostrando una certa enfasi verso il cosiddetto brevetto farmacologico. Nonostante la legge fosse molto più chiara riguardo agli standard dei farmaci che degli alimenti, il “misbranding” (cioè l’errata etichettatura) fu la fonte di numerose controversie nella regolazione dei farmaci. Un anno prima, la Corte Suprema aveva stabilito che non era contrario all’interpretazione delle leggi governative aggiungere affermazioni terapeutiche non del tutto corrispondenti al vero. Un emendamento nell’anno delle dimissioni di Wiley tentò di correggere alcuni aspetti della legge. Ma ciò pose l’Ufficio in una posizione di difficoltà allorché doveva dimostrare che i produttori dei farmaci apponevano nell’ettichettatura false dichiarazioni proprio con l’intenzione di defraudare il consumatore. L’ufficio ebbe a scontrarsi anche contro certi prodotti egregi, ma nel corso degli anni venti e trenta del novecento la piaga del misbranding e dei farmaci adulterati incrementò.


La Legge del 1938 su Alimenti, Farmaci e Cosmetici

Con l’elezione di Franklin Delano Roosevelt e la morte nel 1930 dell’incarnazione della legge Wiley del 1906, la FDA pose una nuova attenzione verso le richieste di nuove leggi riguardo a standard di qualità e identità alimentare, proibizione di false dichiarazioni terapeutiche, effetto dei trattamenti con cosmetici e strumenti medicali, chiarificazione dei diritti della FDA rispetto alle ispezioni, controllo dei prodotti e della loro pubblicità, ecc. Una nuova generazione dei giornalisti indagatori e organizzazioni rivolte alla protezione del consumatore spinse il Congresso Americano, che era riluttante, a rimpiazzare la vecchia legge. La stessa FDA illustrò una serie di casi che mostravano i difetti della legge del 1906. Questi casi includevano BANBAR, una cura “inefficace” per il diabete protetta dalla legge del 1906; LASH-LURE, un colorante per le ciglia che aveva condotto alla cecità completa alcune donne; numerosi esempi di impacchettamento o etichettatura degli alimenti ingannevoli; RADITHOR, un tonico contenente radium che venne sentenziato come condurre i consumatori ad una lenta e dolorosa morte; e WHILIDE EXALER, che era stato falsamente dichiarato come una cura efficace per tubercolosi ed altre malattie polmonari. Un giornalista pubblicò un articolo intitolato “La Camera Americana degli Orrori” proprio per descrivere tutti questi prodotti che, pur essendo dannosi o inefficaci, erano legali dal punto di vista legislativo.
Dopo cinque anni di dibattito al Congresso, la legge del 1906 venne rinnovata solo dopo le conseguenze di uno scandalo “terapeutico” esploso nel 1937: Una compagnia farmacologica del Tennessee commercializzava una forma di un nuovo “magnifico sulfamidico” che era rivolto all’area pediatrica. Il farmaco si chiamava ELIXIR SULFANILAMIDE. Ora, successe che il solvente contenuto in questo prodotto non testato era un prodotto molto tossico, analogo degli anticongelanti; morirono oltre 100 pazienti, la maggior parte dei quali erano bambini. Il clamore pubblico spinse il Congresso a rivedere la legge. Questo non è stata la prima volta e non sarà l’ultima in cui Congresso presenta una nuova legge dopo l’accadimento di un disastro di vaste dimensioni. Frank Delano Roosveelt siglò la Legge su Alimenti, Farmaci e Cosmetici il 25 giugno 1938.
La nuova legge pose cosmetici e i device medicali sotto controllo, e richiese che i farmaci venissero etichettati con adeguate indicazioni per un uso sicuro. Inoltre, diede il mandato per un’approvazione prima della commercializzazione da parte della FDA, in modo tale che il produttore doveva dimostrare che il suo farmaco era sicuro. La legge proibiva in maniera irrefutabile false affermazioni terapeutiche, sebbene una legge separata garantisse alla “Federal Trade Commission” la giurisdizione sulla pubblicità dei farmaci. Le legge correggeva anche gli abusi sul confezionamento e la qualità degli alimenti imponendo degli standard da rispettare. Venne regolamentata anche la tolleranza rispetto a certe sostanze tossiche. La legge autorizzava formalmente le ispezioni nei locali e aggiungeva delle ingiunzioni alle disposizioni dell’agenzia.


Applicazione della Legge del 1938 su Alimenti e Farmaci ed i suoi Emendamenti 

L’applicazione della nuova legge arrivò in maniera rapida. Dopo due mesi dalla sua approvazione, la FDA iniziò ad identificare farmaci come i sulfamidici che non potevano essere etichettati in maniera semplicistica per un uso sicuro, rispetto ai quali la prescrizione da parte del curante veniva in passato semplicemente richiesta dal paziente. Sorse un dibattito tra la FDA, il mondo dell’industria ed i professionisti della salute rispetto a quelli che dovevano essere i farmaci prescrivibili e quelli da banco. La questione venne risolta nell’Emendamento Durham-Humphrey del 1951. Tra gli anni quaranta e sessanta del novecento, l’abuso di amfetamine e barbiturici richiese un grande sforzo di regolamentazione da parte della FDA, maggiore di tutti gli altri farmaci messi assieme. Inoltre, la nuova legge introdusse una serie di nuove applicazioni, oltre 6.000 dopo i primi nove anni e 13.000 per il 1962.
Una nuova legge in questo anno, gli Emendamenti Kefauver-Harris, derivarono in gran parte dall’attenzione data all’argomento da parte del senatore Estes Kefauver. Mentre con l’atto del 1938 il passaggio alla nuova legge era stato imposto da un disastro terapeutico, in questo caso, il disastro venne evitato con attenzione. Il talidomide, un sedativo che non è stato mai approvato negli USA, ha prodotto migliaia di malformazioni in neonati al di fuori di questa nazione. La nuova legge richiedeva garanzia di efficacia e sicurezza prima che un farmaco venisse messo in commercio, richiedeva alla FDA di valutare l’efficacia di tutti i farmaci introdotti dal 1938, istituì una più stretta attività di controllo sui trial farmacologici (inclusa l’esigenza che i pazienti coinvolti nei trial esprimessero il loro consenso informato), trasferì dalla Federal Trade Commission alla FDA la regolazione della pubblicità sui farmaci, stabilì norme di buona produzione per il mondo dell’industria e garantì alla FDA un maggior potere di controllo sulla produzione delle compagnie. Tre anni dopo, il Congresso diede alla FDA un maggior potere sul controllo delle amfetamine, barbiturici, allucinogeni ed altri farmaci potenzialmente pericolosi, attraverso il “Drug Abuse Control Amendaments”del 1965. Tale funzione venne consolidata con similari responsabilità nel 1968 in un’organizzazione di controllo sui farmaci.
I primi alimenti ad essere standardizzati dalla legge del 1938 furono i pomodori inscatolati.

Negli anni sessanta, circa la metà degli alimenti in commercio era sottoposta a una qualche regola di standardizzazione. Con le trasformazioni nel mondo alimentare crebbe il numero dei possibili ingredienti – inclusi quelli rinforzanti il consumatore – e l’agenzia sviluppò ricette standard per i cibi, con liste di ingredienti che potevano essere legalmente inclusi in un prodotto. Un alimento che variava dalla ricetta doveva essere etichettato come un’imitazione.
Nei primi anni cinquanta, il deputato al Congresso James Delaney, stimolò una serie di atti legislativi sui residui dei pesticidi (1954), additivi alimentari (1958), additivi coloranti (1960), dando alla FDA un controllo ancora più serrato sulla crescente lista di prodotti chimici per alimenti e obbligando i produttori a stabilire il grado di sicurezza. Rispondendo alla proliferazione di pesticidi dopo la Seconda Guerra Mondiale, il farmacologi della FDA svilupparono il “fly bioassay”, un test rapido e sensibile che poteva essere usato in congiunzione con le procedure cromatografiche per lo screening delle varietà di sostanze chimiche. Mentre per certe sostanze chimiche poteva essere stabilito un certo grado di tolleranza, una condizione della legge del 1958, la “Clausola Delaney”, bandì ogni additivo carcinogeno.
La FDA perseguì numerosi casi di falsificazioni alimentari tra gli anni ’50 e ’60, la maggior parte dei quali derivavano da false dichiarazioni nutrizionali e non scientifiche, con vari successi nelle cause legali. Nel 1973, attraverso successive udienze, l’agenzia convenne di regolamentare l’adulterazione degli alimenti e le affermazioni fatte dai produttori riguardo agli integratori della dieta, e la FDA pubblicò tali regolamenti riguardo ai prodotti per alimentazione, inclusi vitamine e sali minerali. La risposta pubblica a tali disposizioni portò il Congresso ad estromettere la FDA dal controllo della quantità degli integratori della dieta, sebbene l’agenzia mantenesse l’autorità sulla regolazione delle adulterazioni alimentari.


Regolazione dei Cosmetici, Strumentazioni Medicali e Farmaci ad uso Veterinario dopo il 1938

I cosmetici ed i device medicali, che il “Post Office Department” e la “Federal Trade Commission” tenevano sotto ispezione in maniera limitata prima del 1938, divennero oggetto dell’autorità della FDA dopo il 1938. Mentre, prima di quest’anno, non era richiesta alcuna approvazione pre-market per le strumentazioni medicali, la nuova legge li equiparò in ogni senso ai farmaci. Negli anni la FDA ebbe a che fare con la proliferazione della tecnologia medicale comparsa dopo la Seconda Guerra Mondiale e la ciarlataneria sempre crescente della pubblicità riguardante i device medicali. Il Congresso considerò una legge comparabile sui device allorché nel 1962 passarono degli emendamenti sui farmaci.
Non riuscendo a sviluppare la legislazione, il Segretario alla Salute, Educazione e agli Aiuti Sociali (HEW; Health, Education and Welfare) commissionò nel 1970 ad un Gruppo di Studio sui Device Medicali di classificarli in base al rischio comparativo e regolarne conseguentemente l’applicabilità.

L’Emendamento sui Device Medicali del 1976, giunto come conseguenza del disastro terapeutico in cui migliaia di donne ricevettero dei danni fisici a causa del contraccettivo intrauterino DALKON SHIELD, costituì tre classi di strumentazioni medicali, ciascuna delle quali richiedeva un differente livello di scrutinio regolatorio per l’approvazione pre-market.
La legge del 1938 richiedeva coloranti che fossero certificati dalla FDA come non pericolosi e idonei per l’uso in ambito della cosmetica. Gli Emendamenti del 1960 sui coloranti rafforzarono la sicurezza richiesta agli additivi coloranti, la necessità di test addizionali per molti cosmetici già presenti sul mercato. La FDA cercò di interpretare la nuova legge applicandola ad ogni ingrediente avesse impatto sul colore del prodotto, come per esempio il rosso dei rossetti, ma le Corti rifiutarono tale proposta.
Un’altra responsabilità dell’agenzia, la Medicina Veterinaria, era stata stipulata dalla legge del 1906; includeva cibo per animali e farmaci adoperati in ambito veterinario. Inoltre, i farmaci veterinari furono inclusi nei provvedimenti legislativi della legge del 1938 e degli emendamenti del 1962. Anche l’emendamento sugli additivi alimentari del 1958 ebbe un impatto in questo settore, dal momento che anche i farmaci usati nel cibo per animali venivano considerati degli additivi – e dunque soggetti ai procedimenti legislativi riguardanti agli additivi alimentari. La Clausola Delaney, che proibiva gli additivi alimentari carcinogeni fu modificata dalla “Clausola DES” del 1962, riguardante il dietilstilbestrolo, un ormone usato contro gli aborti negli umani e per promuovere la crescita degli animali. La clausola permetteva l’uso di possibili carcinogeni per gli animali almeno che residui del prodotto non rimanevano all’interno di tessuti commestibili. Gli Emendamenti sui Farmaci per Animali del 1968 combinarono i farmaci e gli additivi veterinari in un processo di approvazione unificato da sottoporre al “Bureau of Animal Drugs” della FDA.


L’Ultimo Quarto di Secolo

Alla fine degli anni ’60 e ’70, la FDA perse alcune delle sue responsabilità, acquisendone delle altre. Subito dopo che la FDA divenne parte del “Public Health Service”, il Dipartimento per la Salute, Educazione e Welfare trasferì molte funzioni amministrate da altre agenzie di Pubblica Salute (PHS) alla FDA, incluso la regolamentazione degli alimenti sugli aerei e altri mezzi che viaggiavano tra uno stato e l’altro, il controllo sulle radiazioni prodotte da strumenti elettronici professionali e non, e l’autorità di elargire il brevetto pre-market sugli agenti terapeutici di origine biologica. Questa funzione era una prerogativa degli Istituti Nazionali di Salute nel Controllo Biologico, ed era stata istituita con una legge del 1902, nata a seguito della morte di 13 bambini per una partita di antitossine difteriche contaminate dal tetano a St. Louis, e nove decessi in circostanze simili a Camden, New Jersey. Il congresso autorizzò la FDA di regolamentare i prodotti per i consumatori con potenziali veleni, i giocattoli potenzialmente pericolosi, e i tessuti infiammabili, in una serie di leggi risalenti al 1927, ma la funzione venne trasferita alla “Consumer Product Safety Commission” nel 1973.
Negli ultimi 20 anni si sono succedute una serie di trasformazioni nel lavoro della FDA, legate alle pressioni politiche, all’attivismo dei consumatori ed al coinvolgimento delle industrie. Gruppi di difesa dei pazienti hanno influenzato una legge che stimolasse l’interesse industriale verso i cosiddetti farmaci orfani per le malattie rare, e questi hanno svolto un ruolo importante nell’accelerare le tecniche di approvazione dei farmaci da parte dell’agenzia, ad iniziare dai farmaci per l’AIDS. Al Congresso Americano è passata una legge che ha simultaneamente esteso la conclusione del brevetto per giustificare il processo di approvazione dei farmaci e ha facilitato l’approvazione dei farmaci generici ad uso umano ed animale per offrire bassi costi alternativi ai prodotti farmaceutici di marca. Inoltre, il Congresso ha istituito procedure per il rimborso da parte delle industrie della FDA nella revisione dei farmaci e prodotti biologici in modo tale da velocizzare le valutazioni dell’agenzia.
Altre leggi hanno affidato il mandato di riportare le reazioni avverse ai device medicali, monitorando gli impianti post-market e richiamando l’autorità della FDA sui device medicali, oltre a istituire la certificazione e l’ispezione annuale dei mammografi. Tra i decreti di regolamentazione degli alimenti nelle ultime due decadi del novecento, il Congresso ha disposto una singolare proibizione contro il bando della saccarina da parte della FDA, rispetto alla quale la Clausola Delaney dichiarava che tale dolcificante poteva causare il cancro in animali da laboratorio; in tale occasione si decise di etichettare con un’avvertenza la saccarina. Nel 1990 il Congresso approvò la Legge su Etichettatura ed Educazione Nutrizionistica, che riformulava completamente il modo in cui i prodotti alimentari dovevano recare le informazioni nutrizionali di base. Quattro anni dopo, in seguito ad intensa attività di lobby da parte dell’industria dietetica supplementare, il Congresso permise che i supplementi alimentari potessero recare affermazioni giustificazionistiche sul ruolo di tali prodotti rispetto alla salute, provvedendo ad aggiungere che tali dichiarazioni non erano state valutate dalla FDA. Quindi, compito di dimostrare che un supplemento dietetico era falsamente etichettato o adulterato ricadde sulla FDA piuttosto che il contrario.
Il nascente interesse degli anni ’90 nel reinventare e riformulare i regolamenti incluse anche la FDA, e l’interesse principale venne concentrato sul tempo passato dall’agenzia nel valutare i prodotti terapeutici e di altro genere. Non vi furono particolari sviluppi, al meno per quanto concerne la FDA. Numerose ricerche del Congresso, report di comitati esterni ed interni, missive indipendenti riportanti una serie di fatti, ed altri tipi di inchieste hanno studiato la missione dell’agenzia ed principali i problemi da affrontare oltre a quelli che si sono dovuti affrontare nel XX secolo: tra questi ricordiamo il benzoato di sodio, il diossido di zolfo ed altri conservanti alimentari durante l’era Wiley; il Banbar negli anni ’30; i mirtilli contaminati con aminotriazolo; le vitamine negli anni ’70; e gli impianti mammari negli anni ’90. Questi ed altri casi che hanno suscitato una certa attenzione nell’opinione pubblica sono stati solo una piccola parte del lavoro dell’agenzia, magari sconosciuta al vasto pubblico, ma ciononostante un ingrediente importante nella storia statunitense del XX secolo.


Articolo tradotto dal Dott. Concetto De Luca 



 

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