Sperimentazione Animale ed Emodialisi
Il termine “dialisi” è stato introdotto in letteratura scientifica nel 1854 dal chimico scozzese Thomas Graham (1805-1869) per descrivere il fenomeno del movimento di vari tipi di soluti attraverso una membrana semipermeabile a causa della pressione osmotica.
Oggi, migliaia e migliaia di persone, affette da grave insufficienza renale, sopravvivono giorno per giorno, in tutto il mondo, grazie all’emodialisi, tecnica che “purifica” il sangue prevenendo una complicanza mortale chiamata uremia.
L’emodialisi è stata resa possibile grazie anche a fondamentali esperimenti animali eseguiti nei primi decenni del novecento che hanno permesso di sviluppare e comprendere le potenzialità della metodica.
Il video rappresenta uno di questi esperimenti di emodialisi, eseguito sul cane, nel 1915 in Germania, dal Prof. Georg Haas presso la “Universitätsklinikum Gießen und Marburg” (Clinica Universitaria di Giessen e Marburgo). Insieme a due assistenti, il Prof. Haas esegue un trattamento di emodialisi su un cane nel suo laboratorio con tubi con cotone collodio. Haas dovrà interrompere a causa della prima guerra mondiale i suoi esperimenti: li renderà pubblici nel 1923.
un pioniere dell’emodialisi
Haas aveva analizzato in maniera analitica manovre terapeutiche utilizzate allora contro l’uremia, come il salasso, le procedure di sudorazione forzata e la restrizione proteica nella dieta. Haas sottolineò che tutte erano senza alcun effetto significativo e che, in parte,
“il salasso è persino controindicato, a causa dell’anemia manifestata ed eritropoiesi depressa”.
La prima emodialisi umana nella storia della medicina fu eseguita proprio dal dr Georg Haas nell’ottobre del 1924 nella città di Giessen, in Germania. Egli fu assistito da un chirurgo, il dr van Hulten. La procedura durò solo 15 minuti e l’irudina fu usata come anticoagulante. Haas aveva sviluppato un dializzatore costituito da tubi con cotone collodio a forma di U immersi in un bagno di dializzato posto in un cilindro di vetro. Un secondo paziente, un giovane morente di uremia, fu dializzato nel febbraio del 1925. I sintomi del paziente migliorarono ma entro 6 giorni costui era di nuovo gravemente malato di uremia. Altri quattro pazienti furono sottoposti a dialisi in quello e nell’anno successivo in sessioni da 30 minuti l’una, con la tossicità dell’irudina che ne limitava la durata.
LA VITTORIA DOPO UN’APPARENTE SCONFITTA
Haas eseguì diverse procedure di emodialisi nelle uremie tra il 1924 e il 1928, e riportò per la prima volta i risultati clinici ottenuti. Nel 1928, Haas introdusse l’eparina nella procedura di dialisi. A causa della mancanza di supporto da parte della comunità medica, Haas fu costretto ad interrompere il suo promettente lavoro. La sua ricerca è un vero classico nel campo della purificazione del sangue.
Quindici anni dopo l’ultima dialisi umana a Giessen, nella cittadina di Kampen, nei Paesi Bassi, Willem Kolff (medico) e Hendrik Berk (ingegnere) costruirono il loro rene artificiale a tamburo rotante con la sua “ampia superficie“. Il loro documento, pubblicato circa 20 anni dopo il primo articolo di Haas, faceva riferimento a lui. Così, la strada segnata dalla medico tedesco veniva battuta da nuovi scienziati…. e dopo Kolff verrà Nils Alwall.
vedi
- “Blutwäsche bei einem Hund” (Lavaggio del sangue in un cane, video su Youtube)
- “Georg Haas (1886–1971): The Forgotten Hemodialysis Pioneer” di Dobrin N. Paskalev.
- https://en.wikipedia.org/wiki/Georg_Haas_(physician)
- “The prehistory of haemodialysis as a treatment for uraemia“, di J. Stewart Cameron
- “Georg Haas: A forgotten pioneer of haemodialysis“, di Volker WIZEMANN Eberhard RITZ, 2007.
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14600857
- Haas G. “Uber Blutauswaschung“; Klin Wochenschr, 1928; 7(29):1356-1362.
- Kolff W, Berk H. “The artificial kidney: A dialyser with a great area“; Acta Med Scand 1944; 117:121-134.