ROSALIND Franklin , LA FOTO 51, E QUEL NOBEL ‘SCIPPATO’
Nasceva a Londra, 98 anni fa, il 25luglio 1920, Rosalind Elise Franklin, chimica, fisica e cristallografa inglese di origini ebraiche, ma anche professoressa universitaria biofisica, biochimica e biologa molecolare, eroina per tanto tempo (volutamente?) dimenticata nella scoperta della struttura a doppia elica del DNA, una delle più grandi scoperte scientifiche del novecento.
Nel gennaio 1951, Franklin iniziò a lavorare come ricercatrice associata al King’s College di Londra diretto da Maurice Wilkins (Pongaroa, 15dicembre 1916 – Londra, 5ottobre 2004) ) e nell’Unità di Biofisica del Medical Research Council (MRC), diretta da John Randall. Anche se in origine avrebbe dovuto lavorare sulla diffrazione a raggi X di proteine in soluzione, entrò invece a far parte di quel gruppo di ricercatori del King’s che si occupavano di analizzare la struttura di certe fibre biologiche, ossia quelle sul DNA, acido desossiribonucleico, la componente principale dei cromosomi e quindi dei geni.
un grande lavoro in un ambiente difficile
È in questo campo che lavorò con un suo studente Raymond Gosling e con Maurice Wilkins, coetaneo e specializzato in biofisica con il quale non riuscì ad entrare in sintonia. La ricercatrice infatti era convinta di essere entrata al King’s grazie alle precedenti esperienze e ai suoi personali successi e riteneva di dover condurre in autonomia le sue ricerche anche in quella nuova sede. Il collega Maurice invece, che aveva cominciato prima di lei, pensava che la neo arrivata fosse stata chiamata per affiancarlo e aiutarlo nel ruolo di ‘assistente esperta’.
Grazie alle sue competenze di cristallografa, Rosalind riuscì a scattare nel maggio del 1951 la famosa ‘foto 51‘, che mostrava una vera e propria X, formata da strisce nere simili al manto di una tigre che si irradiavano al centro della periferia.
un lavoro sfruttato da altri
Era una delle immagini più nitide ottenute e mostrava indiscutibilmente un’elica. In base a ciò, all’analisi del riscoperto epistolario della scienziata e sulla base di interviste ai protagonisti della storia della scoperta della struttura del DNA, si è venuta a formare l’ipotesi che fu proprio Franklin l’effettiva scopritrice della morfologia a elica del DNA.
In questo clima di corsa all’oro, James Dewey Watson (nato il 6aprile 1928) prese contatti con Wilkins, il quale gli mostrò delle copie di fotografie scattate dalla Franklin (che lui aveva riprodotto di nascosto), in particolare la foto numero 51.
e quel nobel che non potè ricevere
La storia poi è nota a tutti: James Watson e Francis Harry Compton Crick, (8giugno 1916 – 28luglio 2004) nel 1953 pubblicarono sulla rivista ‘Nature‘ il primo articolo sulla struttura a doppia elica del DNA precedendo Wilkins e la stessa Franklin, che nel frattempo era andata a lavorare in un altro laboratorio.
Ma quella foto, quella foto…
Nel 1962, Watson, Crick e Wilkins condivisero il Nobel per la Medicina e Medicina ‘per le loro scoperte concernenti la struttura molecolare degli acidi nucleici‘.
Nel frattempo, il 16 aprile 1958, Rosalind Elise Franklin moriva per un tumore delle ovaie, probabilmente collegato alle radiazioni cui la ricercatrice si era esposta nel corso della sua attività.
riferimenti:
- https://it.wikipedia.org/wiki/Rosalind_Franklin
- https://www.nobelprize.org/nobel_prizes/medicine/laureates/1962/
- Brenda Maddox; “Rosalind Franklin: la donna che scoprì il DNA”, Editore Mondadori, Collana Le Scie.