Quando non c’era Excel e Florence Nightingale creava il suo diagramma ‘a torta’
Florence Nightingale (Firenze, 12maggio 1820 – Londra, 13agosto 1910), nobildonna inglese, dalla intensa vocazione religiosa e dal carattere forte e determinato, dotata di genio smisurato, è considerata la prima infermiera moderna grazie all’applicazione nei suoi studi della statistica, nel pieno rispetto del rigoroso metodo scientifico, pioniera dell’epidemiologia. Florence decise fin dalla giovane età di dedicare la propria vita alla cura del prossimo in particolare dei più deboli, sfidando pregiudizi, convenzioni e ingiustizie sociali.
LA GUERRA IN CRIMEA
La sua figura è legata in modo particolare ad un preciso momento storico, quello tra il 1853-1856, durante il quale la Gran Bretagna fu impegnata nel conflitto in Crimea in aiuto all’Impero Ottomano e alleata con la Francia e il Regno di Sardegna per contrastare l’espansione dell’Impero Russo verso il Mediterraneo. Il conflitto si svolse soprattutto nella penisola russa di Crimea e alla fine delle ostilità le truppe alleate riuscirono a prevalere, assediando la città di Sebastopoli principale base navale russa sul Mar Nero, decretando la sconfitta della Russia.
In Inghilterra, grazie a William Howard Russell, corrispondente di guerra del Times in Crimea, giungevano notizie sull’andamento del conflitto e sui feriti di guerra, che versavano in condizioni pessime tanto che la maggior parte moriva. Il numero di morti causati dalle epidemie negli ospedali, in pratica, superò quello dei soldati uccisi sul fronte.
MORTI AL FRONTE E MORTI NEGLI OSPEDALI
Questo aspetto non lasciò indifferente Florence tanto da convincerla a chiedere ed ottenere nel 1854 una autorizzazione dal Ministro della Guerra Sidney Herbert per poter raggiungere Scutari, città posta sulla sponda occidentale del Bosforo, di fronte a Costantinopoli, l’odierna Istanbul, dove le caserme dell’artiglieria turca furono consegnate agli inglesi insieme con l’annesso Ospedale Generale. Negli ospedali da campo Florence lavorò intensamente annotando sistematicamente ogni dato a sua disposizione, circa il numero di morti, la causa del decesso e il periodo dell’anno, su tabelle formate da colonne lunghissime talvolta poco comprensibili. Ebbe l’idea di sintetizzare questa mole di informazioni creando un grafico a torta, il ‘Coxcomb graph’, (letteralmente cresta di gallo o berretto da giullare), che mostrava, per ogni mese, diverse porzioni di spicchi dal colore diverso in base alle cause di morte: •Blu i morti per cause prevenibili, cioè malattie e infezioni. •Rosso i morti in battaglia. •Nero quelli deceduti per altre cause.
COXCOMB GRAPH
La lettura del grafico, a questo punto, era intuitiva perché ad una maggiore ampiezza della porzione di ‘spicchio’ corrispondeva un maggiore numero dei morti dovuti ad una determinata causa. La legenda sotto al grafico così recitava:
‘Le aree dei cunei blu, rosso e nero sono misurate ciascuna dal centro come vertice comune.
I cunei blu misurati dal centro del cerchio rappresentano area per area i decessi per malattie zimotiche (un termine usato nell’ottocento per le malattie contagiose, ndr) prevenibili o mitigabili, i cunei rossi misurati dal centro i decessi per ferite e i cunei neri misurati dal centro i decessi per tutte le altre cause. La linea nera attraverso il triangolo rosso nel novembre 1854 segna il confine delle morti per tutte le altre cause durante il mese.
In ottobre 1854 e aprile 1855, l’area nera coincide con il rosso, in gennaio e febbraio 1856, l’area blu coincide con il nero. Le intere aree possono essere confrontate seguendo le linee blu, rosse e nere che le racchiudono.’
UN GRAFICO RIVELATORE
Florence, grazie al suo grafico, scoprì che la maggior parte dei soldati feriti, moriva, nell’indifferenza delle autorità, di infezioni perché mal curati a causa di un carico di lavoro eccessivo da parte del personale medico, alla scarsa igiene, alla mancanza di medicine, bende, biancheria, coperte e soprattutto cibo. I feriti non avevano neppure i letto e moltissimi restavano seduti dove capitava. I chirurghi, addirittura, procedevano alle amputazioni con i feriti seduti sulle botti e mancavano pure le candele e le lampade per fare luce sul campo operatorio.
Nightingale e le sue infermiere
Nightingale si impegnò a fondo, insieme alle sue infermiere, combattendo anche contro la burocrazia, per pulire l’ospedale e sanificare gli strumenti applicando nuove norme igieniche, per riorganizzare l’assistenza proponendo ed ottenendo l’azzeramento del sovraffollamento, la ventilazione degli ambienti e l’ottimizzazione del sistema fognario e, infine, realizzando la divisione dei malati in padiglioni più piccoli e luminosi.
RIDUZIONE DELLA MORTALITA’
Dal 1855, grazie al suo grande lavoro, la mortalità nell’ospedale da campo di Scutari si ridusse dal 42% al 2%. Nel 1859, come riconoscimento per il suo immenso impegno, Florence fu ammessa, come prima donna nella storia, alla “Royal Statistical Society“. Ricevette il soprannome di ‘The Lady with the Lamp’ cioè ‘La signora con la lanterna’ perché utilizzava questo utensile quando girava per le corsie dell’ospedale durante la notte. La sua attività, inoltre, è stata onorata da scultori, registi, scrittori e addirittura dagli astronomi che le hanno dedicato un asteroide dal nome ‘3122 Florence’.
In suo onore il 12maggio, giorno del suo compleanno, è ricordato come la giornata internazionale dell’infermiere.
Riferimenti:
- ‘Florence Nightingale e l’Italia Due secoli di arte e scienza infermieristica’(2021), celebrazioni italiane del bicentenario 1820/2020, Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche.
- ‘Quando le immagini rendono i dati più comprensibili: le “storie” di Florence Nightingale e John Snow attraverso le loro visualizzazioni grafiche.’ (2020), Network Bibliotecario Sanitario Toscano.
- ‘Florence Nightingale’ da Wikipedia (2021), visitato il 02/12/2021
<https://it.wikipedia.org/wiki/Florence_Nightingale> - ‘Florence, pioniera dell’Information Design’ (2017), visitato il 02/12/2021
- ‘La signora con la lampada – la storia di Florence Nightingale’ (2021), visitato il 03/12/2021
- ‘Oggi scienza la ricerca e i suoi protagonisti’ (2020), visitato il 03/12/2021
Autore: Domenico Dentico