PRINCIPALI CASE FARMACEUTICHE
Sulla piattaforma di Wikipedia si può trovare la lista della prime cinquanta compagnie farmaceutiche mondiali, con relativa classifica, in base al loro fatturato dichiarato (in dollari americani) nel 2006. Tale elenco contempla anche il numero dei dipendenti delle compagnia oltre agli investimenti in ricerca e sviluppo (R&D) sempre relativi a questo anno.
In ogni scheda ho cercato di ripercorrere la cronistoria delle compagnie seguita da una breve descrizione dell’attuale impostazione societaria e della relativa ricerca farmacologica (2007), tenendo presenti anche le filiali in Italia. Alcuni aspetti mi hanno particolarmente interessato:
a) In primo luogo la storia delle scoperte farmacologiche e dei suoi protagonisti. Spesso tali scoperte avvengono in maniera casuale, come per esempio quella della penicillina. Per esempio, Alexander Fleming si accorge che in alcuni suoi campioni la coltura batterica non cresce. Il caso in questa situazione svolge un ruolo importante dal momento che le colture erano entrate a contatto in maniera fortuita con la penicillina. Fleming ci mette del suo intuendo e permettendo lo sviluppo delle potenzialità terapeutiche della penicillina. E se il caso può fare talvolta la fortuna di un singolo ricercatore, lo stesso non si può dire per le istituzioni scientifiche, quali Laboratori, Aziende, Università, e le relative culture scientifiche nazionali e planetarie. Allora il caso diventa programmato e anche se non tutto è completamente prevedibile, il lavoro e lo scambio di idee diventano elementi cruciali nel successo delle strategie di ricerca. Si può tenere anche nascosta una nuova e brillante idea per fini personali, aziendali o nazionali, ma prima o poi arriva il momento in cui questa deve diventare di pubblico dominio, nello stesso interesse di che l’ha portata alla luce.
b) Così come il talento di un singolo ricercatore non basta più a fare da solo la fortuna dell’istituzione per cui lavora, parimenti la ricerca e lo sviluppo di risorse e strategie finanziarie diventano cruciali per la fortuna delle aziende e degli stati cui esse appartengono.
Questa considerazione mi ha condotto al punto
c) Nelle mie schede ho raccontato anche le fusioni socio-finanziarie delle compagnie e le acquisizioni di altre società. Politica, logiche di sviluppo e di profitto, oltre che ambizioni personali, spesso si fondono per dar vita ai nuovi gruppi farmaceutici.
d) R&D (Research and Development), cioè le impostazioni delle strategie di ricerca. Le compagnie ci dicono che in media solo una nuova molecola su 5-10.000 create sarà in grado affrontare il mercato dei farmaci prescrivibili o da banco. In questo percorso ciclico, la ricerca crea nuova ricerca.
e) Le compagnie internazionali e le loro filiali in Italia. Purtroppo nell’elenco delle prime 50 compagnie internazionali non figura nessun gruppo italiano, anche se all’interno di questa sorta di classifica andrebbe annoverato, intorno alla trentacinquesima posizione, il Gruppo Menarini, il cui fatturato consolidato 2006 ha sfiorato i 2,5 miliardi di euro. Altre aziende nostrane sono presenti sul mercato nazionale ed internazionale, ed ho cercato di raccontare la storia di queste società.
Per quanto riguarda la ricerca delle fonti, mi sono rivolto principalmente ai siti stessi delle compagnie ed anche ai resoconti della loro storia raccontata da esse medesime. Naturalmente ho cercato di andare oltre anche perché non sempre certi episodi vengono raccontati in maniera lineare ed obiettiva (si potrebbero fare numerosi esempi) dai protagonisti che li hanno vissuti.
In questo senso ho trovato un scarso apporto nel materiale librario: a me pare che chi racconta la storia della medicina prediliga raccontare le avventure dei protagonisti delle maggiori scoperte quasi mitizzandoli e slegandoli non solo dal contesto storico in cui hanno vissuto, ma anche dal contesto lavorativo in cui hanno operato.
Invece devo affermare che ho trovato un grande supporto in questa mia ricerca storica nelle innumerevoli voci presenti su Wikipedia (soprattutto in inglese) e nelle Storie delle Compagnie raccontate sul sito Fundinguniverse.com, la cui fonte principale sono i volumi de l’International Directory of Company Histories, St. James Press, oltre che in altri siti quali quello della FDA (Food and Drug Administration), Answers.com (simile a Fundinguniverse), Invent.org e Nobelprize.org, et cetera.
Autore: dott. Concetto De Luca