Paul broca e “TAN”, LA SILLABA CHE HA RIVOLUZIONATO IL MONDO DELLA NEUROLOGIA
Nell’aprile 1861 un signore di circa 51 anni, che aveva lavorato da giovane come artigiano, venne ricoverato nel reparto di Chirurgia dell’Ospedale Bicetre di Parigi. Il paziente aveva sviluppato una vasta gangrena sull’arto inferiore destro del corpo e tutta questa parte appariva infiammata procurandogli un’enorme difficoltà di movimento.
Il dottor Paul Broca (1824-1880) visitò il paziente e ne rimase affascinato, non tanto per i sintomi acuti che aveva manifestato ma per le condizioni particolari in cui viveva da oltre vent’anni. Il dottor Broca non solo era chirurgo figlio di chirurgo (il padre era stato al servizio di Napoleone), ma anche un anatomista appassionato di antropologia e craniometria.
Broca era specializzato nello studio del linguaggio ed il paziente lo intrigava per davvero. Gangrena a parte, egli decise di testare le facoltà mentali del paziente per vedere se poteva determinarne la condizione.
un caso clinico davvero particolare
Ciò era davvero impegnativo: il signor Louis Victor Leborgne – questo è il nome reale del paziente, secondo lo studio condotto dal neurologo polacco Cezary Domanski 150 anni dopo – era destrimane, e non solo egli non riusciva a parlare ma nemmeno a scrivere; nonostante il comunicare per lui fosse difficile, le sue facoltà mentali apparivano intatte.
Il signor Leborgne, infatti, era ospite del reparto di psichiatria del Bicetre da 21 anni. Egli vi era entrato all’età di circa 30 anni in seguito alla perdita della parole dopo una serie di episodi epilettici. Inizialmente aveva perso il controllo della mano destra, me solo per un breve periodo.
Egli era in grado di pronunciare una sola sillaba, ‘Tan’. Leborgne non smise mai di cercare di comunicare anche se negli ultimi anni la sua vista sembrava peggiorata.
l’afasia di broca
Scriverà Broca: “Egli poteva produrre solo una singola sillaba, che solitamente ripeteva due volte in successione. Qualsiasi cosa gli si chiedesse, egli rispondeva sempre: tan, tan, combinate a vari gesti espressivi. Per questo motivo, in tutto l’ospedale, egli è conosciuto con il nome Tan.”
Broca chiamò questo deficit ‘afemia’.
Il 17aprile 1861, all’età di 51 anni, il signor Tan morì. Un esame autoptico del cervello rivelò una lesione corrispondente all’incirca alle aree 44 e 45 del Brodmann. Secondo lo studio di Domanski, la causa di questa lesione potrebbe ascriversi ad infezione da sifilide.
Il cervello del sig. Tan, dopo essere stato custodito per anni al Museo Dupuytren di Parigi, si trova oggi presso il Campus universitario Jussieu a Parigi: va da sé che questo rappresenti uno dei reperti autoptici più importanti di tutta la storia della Neurologia. L’afasia di Broca ed il cervello del signor Tan avevano infatti mostrato chiaramente come una lesione materiale di una determinata area cerebrale poteva causare ben definite alterazioni di particolari facoltà espressive del linguaggio o oltre funzioni ‘superiori’ dello spirito umano.
RIFERIMENTI:
• https://en.wikipedia.org/wiki/Paul_Broca
• “The man who couldn t speak and how he revolutionized psychology“, By Maria Konnikova on February 8, 2013
• https://www.elmundo.es/elmundosalud/2013/02/08/neurociencia/1360345864.html