Medicina e Linguaggi
“… non presumere, dunque mai, di conoscere la storia della medicina nella sua interezza.“*
*Adattamento ad un ragionamento di Leonardo da Vinci da parte di Adalberto Pazzini
La medicina è avida di linguaggi. Oggi parlare di medicina ufficiale, quella fatta di medici, farmaci, chirurghi, ospedali ecc., equivale a parlare di linguaggio medico-scientifico. Noi sappiamo che la scienza ufficiale nasce nel XVII secolo d.c. con Galilei, Bacone, Cartesio, Newton ed il loro metodo sperimentale.
La medicina dell’uomo non ha potuto attendere tanto tempo. Il curare le malattie ed i malati è una necessità spontanea del vivere collettivo e la figura del medico nasce con il bisogno del malato di non restare solo di fronte al suo male. “Medicus” è colui che media tra malato e malattia; non è solo il guaritore, lo “jatros“, ma si interpone anche tra il male e la morte, assurgendo al ruolo di figura magico-sacerdotale.
Ogni strumento a sua disposizione è buono per combattere la malattia, interpretarne l’evoluzione ed accompagnare il malato ed i suoi cari verso l’esito finale (guarigione, cronicizzazione dello stato patologico o morte). La medicina, in ogni epoca della storia umana, non ha un linguaggio suo e solo suo, ma volta per volta mutua i linguaggi della religione, della magia, della filosofia, dell’astrologia, dell’esperienza biologica fino ad acquisire le teorie scientifico-sperimentali matematizzate della chimica e della fisica
evoluzione
Quanto sia cambiata nel tempo questa specialità forse non lo sappiamo ancora: forse la differenza tra gli atti clinici del medico moderno e quelli del Morgagni sono dati dal fatto che il grande medico di Forlì vedeva (nel XVIII secolo) con il suoi occhi, toccava con le sue mani, sentiva con le sue orecchie e pensava con la sua testa. Il medico moderno, invece, vede con gli occhi del microscopio, tocca con le mani dell’ecografo, vede con gli occhi della radiologia e pensa con la testa del Morgagni.
La storia della medicina moderna è un connubio tra conoscenze anatomica e fisiologica. La culla di di queste due pratiche è proprio l’Italia. L’anatomia umana nasce intorno al XIII secolo d.c. a Bologna, e il personaggio più illustre è Mondino de Liuzzi.
Mondino è spesso rappresentato mentre legge alla platea dei suoi allievi i testi dei padri della medicina di allora (Galeno, Ippocrate, Avicenna, ecc.) di fronte al suo collaboratore (o collaboratrice) dissettore che pratica l’autopsia sul cadavere di un essere umano. Queste rappresentazioni di Mondino, così come il frontespizio della “Fabrica” di Vesalio, andrebbero studiati anche sui testi di Storia dell’arte: non solo perchè sono le prime descrizioni di autopsie umane, e quindi rappresentano l’abc della Medicina, ma anche perchè la rinascita stessa dell’arte riparte dagli studi prospettici ed anatomici. Prospettiva, anatomia umana, Universitates, insieme alla nascita ed alla diffusione della stampa sono le “conditiones sine qua non” per la nascita e la crescita del pensiero medico moderno.
il progresso
La fisiologia nasce sempre in Italia, questa volta a Padova e tra il cinquecento ed il seicento. I suoi padri si chiamano Realdo Colombo, Fabrizio d’Acquapendente e soprattutto William Harvey. Il teatro anatomico di Padova non solo ha contribuito in maniera determinante al progresso dell’anatomia, ma ha visto nascere la fisiologia con le teorie della circolazione e per questo si può definire Padova una delle culle della Cardiologia.
Nei secoli le teorie si sono affrontate a singolar tenzone: il vincitore di ieri è diventato lo sconfitto di oggi, e teorie che sembravano essere seppellite per sempre sono risorte come l’araba fenice.
In fondo la Medicina non è altro che l’insieme delle teorie che hanno vinto la sfida con il tempo, con la scienza e la morte. E dunque, la storia della Medicina e dei suoi protagonisti non è solo la cronistoria degli eventi che hanno creato le teorie conoscitive fondanti della medicina attuale, ma è la descrizione della lotta tra linguaggi, idee, personaggi ed istituzioni nell’affermazione degli atti medici. Anche in questo ragionamento si colloca l’incipit di Leonardo.
il mio sito internet
Oggi la medicina occidentale si può definire egizia, greca, romana, bizantina, medievale, araba, ebraica, indiana, cinese, precolombiana, italiana, francese, inglese, scozzese, tedesca, svizzera, americana, russa, giapponese, cinese, sudamericana, australiana…………
www.storiadellamedicina.net è un progetto che si propone di raccontare la storia della Medicina e del pensiero medico (principalmente occidentale) attraverso la storia dei suoi protagonisti (personaggi, istituzioni, aziende operatrici nel mercato) e la storia delle loro produzioni (farmaci, procedure interventistiche e terapeutiche, e teorie più o meno scientifiche) avvenuta nel corso dei millenni.
E’ affascinante per me cercare i vari rivoli e le varie correnti carsiche che fluiscono verso e fuori il grande fiume della Storia Medica, proprio perché questa non è il semplice susseguirsi di teorie più o meno esatte, ma l’evoluzione stessa delle credenze e dei pensieri dell’uomo nel corso del tempo.
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[dr Concetto De Luca]