L’ARTE AL SERVIZIO DELLA MEDICINA: LE ARGILLE OSTETRICHE DI G.B. SANDI
Nelle immagini modelli di utero gravido in argilla proveniente dalla collezione di preparati ostetrici realizzati da Giovan Battista Sandi tra il 1746 e il 1750, riparati e ridipinti a colori naturali dal modellatore Cesare Bettini più di un secolo dopo, e conservati presso il Museo di Palazzo Poggi a Bologna.
I modelli erano utilizzati da Giovanni Antonio Galli (1708-1782), professore di Chirurgia dell’Università di Bologna, per insegnare la “𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲’ 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶” sia a medici sia a levatrici. Oltre al costo meno gravoso, la suppellettile in argilla risultava, rispetto a quella in cera, più manipolabile e quindi didatticamente più efficace; i modelli, infatti, erano realizzati in modo tale da consentire non solo la visualizzazione dei fenomeni in oggetto, ma anche la loro esplorazione tattile.
Questo fu un approccio particolarmente importante in campo ostetrico: la conoscenza della disposizione del feto nell’utero era (ed è) cruciale nell’assicurare un parto di successo.
Il 3 dicembre 1757 Papa Benedetto XIV istituì un insegnamento di Ostetricia. Il Senato Bolognese nominò il Galli docente di Ostetricia. L’insegnamento comprendeva “55-60 lezioni annue da porsi nella stagione di primavera”.
riferimenti:
- https://twitter.com/DocMatthan/status/1461100709101948928
- https://www.facebook.com/mineralogia.museiunibo/photos/a.1669163343342014/2606580686266937
- “Preparato ostetrico” presso il museo di Palazzo Poggi