La pressione arteriosa spiegata da Nicolai Korotkoff
“Sulla base di questa osservazione, il relatore giunse alla conclusione che un’arteria perfettamente costretta, in normali condizioni, non emette nessun suono. Prendendo in considerazione questo fatto, il relatore propose il metodo del suono per misurare la pressione arteriosa sugli esseri umani.
Il bracciale del Riva-Rocci viene posto sul terzo medio del braccio; la pressione in questo bracciale aumenta rapidamente fino a che la circolazione sotto il bracciale si interrompe completamente.
All’inizio non c’è nessun suono. Quando il mercurio nel manometro scende ad una certa altezza, appaiono i primi toni deboli o brevi, la comparsa dei quali indica che parte dell’onda pressoria del flusso sanguigno è passata sotto il bracciale.
[PRIMO TONO – PRESSIONE MASSIMA] Conseguentemente, la lettura sul manometro quando appare il primo tono corrisponde alla massima pressione sanguigna; con l’ulteriore caduta del mercurio nel manometro si sentono altri rumori di pressione sistolica che diventano toni (secondari).
[SECONDO TONO – PRESSIONE MINIMA] Alla fine tutti i toni scompaiono. Il tempo di scomparsa dei toni indica il libero passaggio del flusso o corrente sanguigna; in altre parole, al momento della scomparsa o dissolvenza dei toni, la minima pressione sanguigna in arteria ha superato la pressione del bracciale.
Gli esperimenti condotti sugli animali hanno dati risultati positivi. Il primo tono appare (10-12 mm) prima del polso che (1 ar. radiale) può essere sentito solo dopo il passaggio della porzione maggiore della corrente sanguigna.”
[“Esperimenti per determinare la forza delle arterie collaterali“, 1910, di Nicolai Korotkoff]