Helen B. Taussig, La madre della Cardiologia Pediatrica
Solitamente si suole dire “il padre di” indicando il fondatore di una qualche disciplina. In questo caso, il padre della cardiologia pediatrica fu una donna, anzi due, se si considera anche l’opera di Maude Abbott (1869-1940).
Helen B. Taussig nacque nel Massachusetts. Sebbene fosse una studentessa molto brillante, la “Harvard Medical School” le negò l’accesso solo per una questione di sesso. La Boston University School of Medicine era molto più liberal, e fu qui che Helen iniziò i suoi studi medici. Successivamente si trasferì alla Johns Hopkins University di Baltimora.
Subito dopo aver completato il suo internato in pediatria fu nominata direttrice di una nuova clinica cardiaca del Johns Hopkins. Seguendo il consiglio del Dr. Edwards A. Park, si concentrò sulle malattie cardiache di origine congenita.
Il suo approccio ad ogni caso era dal punto di vista funzionale.
L’INTERESSE PER LA CARDIOLOGIA
Questo era l’approccio fisiologico viennese e tedesco alla patologia che si contrapponeva alla scuola parigina. Ogni caso era studiato con la più meticolosa attenzione al dettaglio.
I suoi studi culminarono nella pubblicazione della sua prima edizione di un testo monumentale scritto in 10 anni. Giustamente intitolato “Congenital Malformations of the Heart”, questo lavoro analizzava le anomalie patologiche sulla base delle modificazioni emodinamiche che insorgevano ed erano la causa del quadro clinico.
L’approccio funzionale della Taussig fu il trampolino di lancio per il progresso chirurgico nella terapia del difetto cianotico comune conosciuto come Tetralogia di Fallot.
Lo sforzo congiunto con il chirurgo Alfred Blalock (1899-1964) portò alla pubblicazione di un articolo intitolato “The Surgical Treatment of Malformations of the Heart”. Questo lavoro descrive in dettaglio la procedura Blalock-Taussig per il trattamento chirurgico della cianosi nella Tetralogia di Fallot.
come racconta la taussig:
Dopo un anno di “fellowship” in cardiologia e mezzo anno in pediatria, il Dr. Park mi assegnò alla clinica cardiaca.
I miei amici dissero: “Perché vai verso un campo così ristretto come quello della cardiologia pediatrica?”
Per me era una grande opportunità di combinare la pediatria con la cardiologia. Mi ripromisi di non rimanere nello “stretto” solco di questo campo. Il Dr. Park mi fornì gli strumenti per lavorare con: Un elettrocardiografo, un tecnico ed un assistente. Tutto per 4.000$, incluso il mio salario! Egli ci procurò la strumentazione radiologica senza costi per i pazienti e installò un fluoroscopio nell’Harriet Lane Home ponendolo a disposizione dello staff pediatrico. Nel 1930 il fluoroscopio era uno strumento nuovo, e fu per me molto utile.
Quando iniziai a scrivere un libro sull’argomento, gli amici rimasero senza fiato: “Perché perdi il tuo tempo su un argomento così banale?” Io replicai che “se si sta dentro il mondo accademico dove si ha imparato tutto, si ha il dovere morale di rendere disponibile il proprio sapere agli altri”.
Nella clinica mi sono occupata dei bambini cianotici e li ho seguiti fino al tavolo autoptico.
[Helen B. Taussig]
una vita per la ricerca
Anche dopo il pensionamento Helen B. Taussig continuò a lavorare e formulò l’ipotesi che l’origine delle malformazioni cardiache isolate fossero più probabilmente di natura genetica che non teratogenica.
Iniziò ad occuparsi di questo problema nel suo laboratorio di cardiologia embriologica del Johns Hopkins studiando meticolosamente cuori di uccelli nel tentativo di trovare un comune retroterra genetico.
Lei lavorò tanto anche per combattere molti problemi sociali di quel periodo. Dovette affrontare anche le proteste verbali degli “antivivisezionisti”.
Nel 1944 il dott. Blalock esegue al Johns Hopkins Hospital di Baltimora il primo intervento chirurgico su un umano per correggere la cosiddetta sindrome dei “baby blue”, la Tetralogia di Fallot, come risultato della sperimentazione animale eseguita dal suo assistente tecnico Vivien Thomas (1910-1986) e le teorie emodinamiche della dottoressa Helen B. Taussig. Vivien Thomas, assistente tecnico di Alfred Blalock, praticò la sperimentazione animale su circa duecento cavie per preparare l’intervento chirurgico sulla Tetralogia di Fallot.
La procedura è stato un gigantesco passo in avanti nella storia della moderna cardiochirurgia ma, incredibilmente, in tutta la città si levarono proteste contro questa tecnica e la sperimentazione che l’aveva prodotta.
la taussig e gli ‘antivivisezionisti’
Negli anni immediatamente successivi, divenne quasi impossibile reperire cani, sia randagi che a pagamento, per la sperimentazione animale mentre i gruppi di “antivivisezionisti” ne chiedevano l’abolizione.
Il problema arrivò al consiglio cittadino e nel 1949 fu indetto un referendum a favore o contro la sperimentazione animale.
La dottoressa Taussig non solo si schierò apertamente a favore della sperimentazione animale, ma ad ogni dibattito si presentava con i bambini operati, gli ex baby blue, che a loro volta erano accompagnati dai loro animali domestici.
Al referendum gli “antivivisezionisti” furono sconfitti con una maggioranza schiacciante di oltre il 75% dei voti a sfavore.
Quando scoppiò il disastro della talidomide, lei si occupò del problema sia dal punto di vista scientifico che legislativo, affermando la necessità dell’estensione dei test farmacologici e di un maggior controllo da parte della “Federal Drug Administration”.
tratto da
– “The History of Cardiology” di L. Acierno, 1994
– http://articles.latimes.com/1989-09-05/local/me-1680_1_animal-research
– http://en.wikipedia.org/wiki/Vivien_Thomas