Il Tetano tra la seconda metà dell’ottocento e l’inizio del novecento

Il Tetano tra la seconda metà dell’ottocento e l’inizio del novecento

Opistotono (Tetano) di Charles Bell (1809).

Immagini di intensa spasticità motoria con inarcamento della schiena nel tetano (opistotono), come quella raffigurata dal grande neuro-anatomista Charles Bell (Edimburgo, novembre 1774 – Worcester, 28aprile 1842) nel 1809, non erano inconsuete prima dell’introduzione dell’antitetanica.

Il tetano viene descritto nell’antichità anche nei testi ippocratici. Prima della fine dell’ottocento si reputava fosse una malattia dovuta ad una qualche forma di degenerazione nervosa.


L’ORIGINE INFETTIVA

Giorgio Luigi Rattone (Moncalieri, 25aprile 1857 – Parma, 20dicembre 1929)

Nel 1884, due ricercatori patologi italiani, Antonio Carle  (Chiusa di Pesio, 3maggio 1854 – Torino, 23febbraio 1927) e Giorgio Luigi Rattone, operanti presso l’Università di Torino, scoprirono l’origine infettiva della malattia, provocando il tetano in alcuni conigli cui furono inoculate nei loro nervi sciatici sostanze prese dalle pustole di un uomo morto per tetano.
Poco dopo, in Germania, il medico ebreo-tedesco Arthur Nicolaier (nato il 4febbraio 1862 a Cosel, Alta Slesia, Prussia – morto il 28agosto 1942 a Berlino) scoprì il batterio – con la struttura di un bacillo allungato – caratterizzato dalla presenza di una spora alla sua estremità che gli fa assumere una forma a clava, a cui deve il nome ‘clostridium tetani‘.
Nel 1889, sia Shibasaburo Kitasato a Berlino sia Guido Tizzoni (1853-1932) e Giuseppina Cattani (Imola, 26maggio 1859 – Imola, 9dicembre 1914) a Bologna idearono una procedura che consentì di realizzare colture pure di un batterio con spore.


una tossina velenosa

Giuseppina Cattani

Nel 1890 gli stessi Tizzoni e Cattani, contemporaneamente a Knut Faber in Danimarca, scoprirono la tossina proteica tetanica. Nel 1891, nella lezione “Sul modo di conferire ad alcuni animali l’immunità contro il tetano”, Tizzoni e Cattani esposero i loro principali risultati, tra cui l’essere riusciti a dimostrare che il siero del sangue di un animale immune potesse annullare la tossicità delle colture di tetano filtrate.
Agli inizi degli anni venti del Novecento, il batteriologo francese Gaston Ramon (Bellechaume, 30settembre 1889 – Parigi, 8giugno 1963), all’Istituto Pasteur di Garches, mescolando la tossina con formaldeide, ottenne un derivato non pericoloso ma in grado di attivare il sistema immunitario; questo fu il passo decisivo per l’utilizzo di un vaccino utilizzante il tossoide tetanico.


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