IL CAPITANO JAMES COOK E LA CIGUATERA
“Vi era un arrossamento ed un dolore violento alla faccia ed alla testa, con capogiro e debolezza; il dolore, così come lo hanno riferito è un’intensa sensazione di bruciore alla bocca e alla gola.”
Con queste parole, nel 1774, John Anderson, membro dell’equipaggio della HMS Resolution, guidata dal celeberrimo Capitano Cook, descrisse (per la prima volta) i sintomi di una strana malattia che aveva colpito alcuni marinai dopo aver mangiato un grande pesce catturato nelle acque tropicali del Sud Pacifico.
la ciguatera
La ciguatera è una intossicazione alimentare causata dall’ingestione di alimenti di origine marina contaminati da una tossina, nota come ciguatossina, presente in molti microrganismi (in particolare il dinoflagellato Gambierdiscus toxicus).
La sindrome è associata al consumo di pesci provenienti da mari tropicali o subtropicali. Nella maggioranza dei casi i pesci nocivi all’uomo sono grandi predatori all’apice della catena trofica, dove la tossina si può concentrare per un fenomeno di biomagnificazione, come barracuda, cernie e lutianidi.Sono molteplici i sintomi riscontrati dagli individui colpiti, fra cui si evidenziano parestesie (alterazioni della sensibilità, spesso descritte come un “formicolio“), prurito, disfagia (difficoltà a deglutire), astenia, piccole contrazioni muscolari involontarie dette fascicolazioni, perdita della coordinazione muscolare o atassia, visione offuscata, fino ad arrivare anche a convulsioni e esantema maculo-papulare. In seguito, dopo alcuni giorni, la persona intossicata può riscontrare una percezione alterata e opposta di caldo e freddo, sintomo che può perdurare anche per mesi. Queste ultime forme sono caratterizzate da bassa mortalità.
La sindrome è associata al consumo di pesci provenienti da mari tropicali o subtropicali. Nella maggioranza dei casi i pesci nocivi all’uomo sono grandi predatori all’apice della catena trofica, dove la tossina si può concentrare per un fenomeno di biomagnificazione, come barracuda, cernie e lutianidi.Sono molteplici i sintomi riscontrati dagli individui colpiti, fra cui si evidenziano parestesie (alterazioni della sensibilità, spesso descritte come un “formicolio“), prurito, disfagia (difficoltà a deglutire), astenia, piccole contrazioni muscolari involontarie dette fascicolazioni, perdita della coordinazione muscolare o atassia, visione offuscata, fino ad arrivare anche a convulsioni e esantema maculo-papulare. In seguito, dopo alcuni giorni, la persona intossicata può riscontrare una percezione alterata e opposta di caldo e freddo, sintomo che può perdurare anche per mesi. Queste ultime forme sono caratterizzate da bassa mortalità.
vedi:
- “Fish Tale”, articolo sul “The New York Times” di Lisa Sanders, aprile 2010
- http://it.wikipedia.org/
wiki/Ciguatera