I casi clinici del New England Journal of Medicine: una mucosite da Mycoplasma Pneumoniae

I casi clinici del New England Journal of Medicine: una mucosite da Mycoplasma Pneumoniae

La mucosite da ‘mycoplasma pneumoniae’ nel caso clinico presentato dal NEJM (https://www.nejm.org/image-challenge?ci=20180920&startFrom=1&page=1)

Un uomo di 26 anni, in buona salute, si è presentato al pronto soccorso con una storia di febbre da 3 giorni, tosse secca e rash non pruriginoso. L’esame fisico ha indicato crepitii sul lato sinistro del torace e una eruzione cutanea maculare su mani e piedi, compresi i palmi delle mani e le piante dei piedi. Nei successivi 3 giorni si è sviluppata una grave mucosite che ha coinvolto le labbra, la mucosa buccale, la congiuntiva e il meato uretrale.
Il test per “Mycoplasma pneumoniae” mediante PCR dell’aspirato nasofaringeo e per l’anticorpo IgM sierico è stato positivo. Il mycoplasma è comunemente associato agli esantemi. In questo caso, la presentazione clinica era coerente con l’eritema multiforme indotto da Mycoplasma pneumoniae, noto anche come rash indotto da mycoplasma e mucosite. Data la gravità del coinvolgimento della mucosa, un sondino nasogastrico è stato posto per la nutrizione e per la somministrazione di farmaci.


breve storia del mycoplasma pneumoniae

Emmy Klieneberger-Nobel (25febbraio 1892 – 11settembre 1985) fu una microbiologa tedesca di origini ebraiche. Dopo essere stata espulsa dalla Germania dai nazisti si trasferì in Gran Bretagna dove sposò il pediatra E. Nobel.

Dopo circa 2 settimane di trattamento con doxiciclina, il paziente ha avuto una risoluzione completa della sua malattia respiratoria e della mucosite.

Il primo micoplasma ad essere isolato in coltura fu l’agente della pleuropolmonite bovina ora noto come “mycoplasma mycoides“, che venne descritto per la prima volta dagli allievi di Louid Pasteur, Edmond Nocard (Provins, 29gennaio 1850 – Saint-Maurice, 2agosto 1903) e Pierre Paul Émile Roux (Confolens, 17dicembre 1853 – Parigi, 3novembre 1933) nel 1898.

Nei successivi 50 anni, si accumularono delle evidenze riguardo all’importanza dei batteri parassiti noti a quel tempo come organismi simili alla pleuropolmonite (PPLO) in varie malattie degli animali e il loro possibile coinvolgimento in malattie umane.

Negli anni trenta del novecento, la microbiologa tedesca di origini ebraiche, Emmy Klieneberger (1892-1985) introdusse il concetto che i micoplasmi fossero “L-forme” di batteri privi di membrane cellulari in grado di vivere in simbiosi con altri batteri aventi membrane cellulare.


i micoplasmi nell’umano

il dott. Monroe Eaton (1904-1958).

Questa teoria diede inizio a un vivace dibattito – tra coloro che credevano che i micoplasmi fossero specie uniche contro coloro che credevano che i micoplasmi fossero varianti di altre specie batteriche senza pareti cellulari già conosciute e non meritassero una rappresentazione tassonomica a sè – fino agli anni sessanta allorché venne mostrato che erano forme uniche di vita non in grado di produrre parete cellulare.

I microbiologi L. Dienes e G. Edsall hanno rilevato il primo micoplasma isolato dall’umano nell’ascesso di una ghiandola di Bartolini nel 1937. Questo micoplasma era probabilmente l’organismo che ora conosciamo come Mycoplasma hominis.

L’organismo che alla fine divenne noto come Mycoplasma pneumoniae è stato isolato per la prima volta nella coltura tissutale dall’espettorato di un paziente con polmonite atipica primaria dal microbiologo statunitense Monroe Davis Eaton et al. nel 1944, e da allora in poi divenne noto come agente di Eaton.


infezioni del tratto respiratorio

Quattro categorie di radiografie del torace della polmonite da Mycoplasma pneumoniae: Consolidamento lobare denso omogeneo (a), consolidamento a chiazze (b), opacità nodulare (c) e infiltrazione parailare bilaterale (d).

Test su volontari e studi sul campo condotti negli anni ’50 e nei primi anni ’60 hanno fornito prove concrete del fatto che l’agente Eaton causava infezioni del tratto respiratorio inferiore negli esseri umani, ma fu considerato un virus fino a quando non divenne chiaro che gli antibiotici potevano essere efficaci contro di esso.

Nel 1961 Marmion e Goodburn postularono che le PPLO fossero causate  dall’agente di Eaton e non da un virus.

Chanock et al. riuscirono a coltivare l’agente Eaton su terreno privo di cellule e propose la designazione tassonomica Mycoplasma pneumoniae nel 1963.


riferimenti:

 

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