Genentech 


GENENTECH 


Cronistoria

Herbert Boyer (10luglio 1936 – )

La “Genentech Inc.” (Genetic Engineering Technology Inc.) è stata fondata nel 1976 dall’imprenditore Robert A. Swanson e dal biochimico Herbert W. Boyer.
Agli inizi degli anni settanta, Boyer e il genetista Stanley Cohen (da non confondere con l’omonimo biochimico Stanley Cohen, che ha condiviso con Rita Levi Montalcini il Nobel per la Medicina) avevano esplorato un nuovo campo scientifico chiamato tecnologia del DNA ricombinante.

Essi avevano realizzato che gli enzimi di restrizione potevano essere usati come delle forbici per tagliare il DNA e che i plasmidi (piccoli frammenti di DNA circolare) potevano essere introdotti nei batteri in modo tale da creare DNA ricombinante. Swanson riuscì a convincere Boyer che la strada efficace per sviluppare tale progetto era quello di proseguire le proprie ricerche in una nuova azienda privata. Nacque così il business del biotech.
Cohen intraprese un altro percorso e Boyer proseguì la propria attività di ricerca con Riggs Itakura provenienti dalla “Beckman Research Institute”.
Nel 1977 la Genentech produce la prima proteina umana (la somatostatina) in un microrganismo (E. Coli). Nel 1978 gli scienziati della Genentech clonano l’insulina umana.

ANNI OTTANTA e novanta

Stanley Norman Cohen (17febbraio 1935 – )

Nel 1982 viene messo in commercio, offerto dalla Eli Lilly and Company, il primo farmaco legato alla tecnologia del DNA ricombinante: l’insulina umana.
È del 1984 la prima produzione in laboratorio del fattore VIII della coagulazione (verrà messo in commercio dalla “Cutter Biological”). Nel 1985 la Genentech riceve l’approvazione della FDA per commerciare il suo primo prodotto, PROTROPIN (somatrem in iniezione), un ormone della crescita.
L’interferone alpha-2a (commercializzato dalla Hoffmann-La Roche come ROFERON-A) riceve nel 1986 l’approvazione dalla FDA nel trattamento della leucemia a cellule cappellute.
Nel 1986 la Genentech riceve dalla FDA l’approvazione a distribuire ACTIVASE (alteplasi, ricombinante), farmaco trombolitico, nei pazienti con infarto miocardico acuto.
Nel 1990 il vaccino per l’epatite B della Genentech, distribuito dalla “SmithKline Beecham Biologicals S.A.”, riceve l’approvazione della FDA.
Nel 1993 la FDA concede l’approvazione per NUTROPIN (somatotropina in iniezione originata da rDNA), per PULMOZYME (dornasi alfa) nel trattamento della fibrosi cistica e per il fattore VIII (distribuito dalla “Miles Inc.”, prima Cutter Biological).

FINE ANNI NOVANTA ED INIZIO DEL NUOVO MILLENNIO

Prodotti della Genentech.

Nel 1997 Genentech ed il partner “IDEC Pharmaceuticals” (ora “Biogen Idec Inc.”) l’approvazione della FDA per distribuire RITUXAN (rituximab) in pazienti affetti da linfoma follicolare.
Nel 1998 Genentech riceve l’approvazione dalla FDA a commercializzare HERCEPTIN (Trastuzumab) farmaco antineoplastico anticorpo monoclonale umanizzato.
Nel 2000 la FDA concede l’approvazione per l’utilizzo del tenecteplase (in Italia METALYSE, distribuito dalla Boehringer-Ingelheim) nel trattamento dell’infarto miocardico acuto.
Nel 2003 la FDA concede l’approvazione nel trattamento dell’asma persistente da severo a moderato per XOLAIR (ormalizumab, anticorpo monoclonale IgG1k umanizzato derivato da DNA ricombinante ad uso sottocutaneo che si lega selettivamente alle immunoglobuline umane IgE), sviluppato insieme alla Novartis, e per RAPTIVA (efalizumab, anticorpo monoclonale umanizzato che si lega ai CD11a ed agisce da immunosopressore) nel trattamento della psoriasi.

una serie di anticorpi monoclonali

Nel 2004 la Genentech riceve l’approvazione da parte della FDA per AVASTIN (bevacizumab) nel trattamento del cancro colorettale in combinazione con il 5-fluorouracile e per TARCEVA (erlotinib) nel trattamento dei pazienti con cancro polmonare non a piccole cellule localmente avanzato o metastatico.
Nel 2006 Genentech riceve l’approvazione dalla FDA per LUCENTIS (ranibizumab) per il trattamento della degenerazione maculare di tipo neovascolare. Ranibizumab è un frammento di anticorpo monoclonale derivato dallo stesso anticorpo del bevacizumab. 


Alcune Storie 

TrastuzumabIl farmaco è stato scoperto dal team di scienziati della Genentech che includeva il dr. Alex Ullrich, ed è stato sviluppato dal team degli scienziati dellaJonsson Cancer Center” alla UCLA (University of California, Los Angeles), che includeva il dr. Dennis Slamon.

BevacizumabAVASTIN è la prima terapia approvata dalla FDA congegnata per inibire l’angiogenesi, un processo fondamentale per la crescita tumorale e delle sue metastasi. Bevacizumab è un anticorpo monoclonale contro il fattore di crescita vascolare endoteliale (VEGF). Recentemente è stato usato anche dagli oftalmologi come agente nel trattamento delle malattie dell’occhio con proliferazione vascolare.
Il farmaco è stato sviluppato da un team di ricercatori della Genentech guidato dall’italiano Napoleone Ferrara, che ha sviluppato anche ranibizumab. Il gruppo di lavoro di Ferrara identificò il gene umano per il VEGF nel 1988 ed in seguito caratterizzò questa molecola come importante regolatore dell’angiogenesi in varie circostanze.
Nel 2006 AVASTIN e LUCENTIS (farmaci di cui Ferrara può essere considerato il padre) hanno prodotto introiti alla compagnia per $2 miliardi di dollari circa.

Ranibizumab: il LUCENTIS è un frammento di anticorpo monoclonale che ha un’origine comune con il Bevacizumab. A differenza di questo ha minori dimensioni e maggiori affinità nel legare il VEGF.

Napoleone Ferrara: l’amministratore delegato della Genentech, Art Levinson, ha affermato che per l’AVASTIN gran parte del merito va a Napoleone Ferrara, che lavora a questo progetto dal 1988. In questo anno, Ferrara venne assunto al centro ricerche della Genentech, dopo essersi laureato in Medicina all’Università di Catania ed aver vinto una borsa di studio per la University of California di San Francisco. Specialista in endocrinologia riproduttiva ed oncologia molecolare, nel 1988 Ferrara isolò la proteina VEGF e dopo riuscì a creare gli anticorpi monoclonali che ne bloccano l’attività (AVASTIN e LUCENTIS). 

Roberto CreaNel 1978 lo scienziato calabrese crea in America l’insulina sintetica, sfiorando il premio Nobel e determinando un grande successo per la Genentech. Crea è un genetista molecolare che ha compiuto l’iter di studi tra Messina e Pavia, dove ha sostenuto la tesi di laurea in Chimica con il prof. Cesare Balduini, ed è tra i fondatori della compagnia californiana.
In qualità di vice presidente e direttore scientifico della “Neurex Corporation” (azienda del gruppo Elan), ha messo a punto una molecola antidolorifica di sintesi derivata dalla omega-conotossina della lumaca marina Conus Magus, chiamata Ziconotide.
Egli stesso ha fondato due società, la “CreaAgri Inc.”, che sviluppa nuove tecnologie nel campo degli antiossidanti naturali e la “ProtElix Inc.”, una società di biotech impegnata nella produzione di vaccini e proteine per usi terapeutici.
Il sito della Genentech descrive lo sviluppo dell’insulina umanizzata come un successo di cinque scienziati alla City of Hope Medical Center ed alla Genentech: Roberto Crea, Keichi Itakura, David Goeddel, Tennis Kleid,e successivamente Arthur Riggs.


La Compagnia Oggi (2007)

Il quartier generale della compagnia si trova a San Francisco, California, USA. San Francisco è anche il cuore della ricerca Genentech, mentre altri siti produttivi si trovano a Vacaville e Oceanside, California, oltre che a Hillsboro, Oregon.
Per quanto riguarda le relazioni con la Roche, il gruppo svizzero possiede circa il 55% delle azioni del gruppo. La Holding della Roche aveva acquistato il 60% delle azioni della Genentech nel 1990 per $2,1 miliardi di dollari, e nel 1999 aveva esteso per altri quattro anni la sua opzione di acquistare il resto della compagnia. Nel 1999 Roche ha esercitato tale opzione e successivamente ha rivenduto il 34% delle azioni attraverso due offerte pubbliche.
Il fatturato dichiarato nel 2006 è stato di circa 9,3 miliardi di dollari americani (USD)con una forza lavoro di circa 10.500 dipendenti ed investimenti in R&D per circa 1,7 miliardi di USD. Il farmaco che ha prodotto maggiori introiti nel 2006 è stato RITUXAN ($2 miliardi di dollari circa), seguito da AVASTIN ($1,7 miliardi di dollari circa) e HERCEPTIN ($1,2 miliardi di dollari circa).
Nel campo della ricerca, traguardo dichiarato della compagnia è quello di introdurre almeno 20 nuove molecole nello sviluppo clinico e almeno 15 nuovi prodotti o indicazioni d’uso nel mercato.


La R&D (2007)

Il dr Roberto Crea.

Il dipartimento di ricerca ospita più di 900 scienziati impiegati in svariati campi come la bioinformatica, l’imaging biomedica, studio dell’immunologia diagnostica e dei biomarker, la patogenesi microbica, la biologia molecolare, la diagnostica molecolare, la chimica proteica, l’ingegneria delle proteine, la ricerca oncologica, la scoperta dei farmaci, ecc.
Le aree di ricerca principali sono l’oncologia, l’immunologia, lo sviluppo e la riparazione dei disordini tissutali.
La Pipeline (ottobre 2007) della compagnia presenta:

  • in Fase I 14 progetti che riguardano 11 farmaci (10 oncologici ed 1 immunologico),

  • in Fase II 17 progetti che riguardano 13 farmaci (9 oncologici, 1 immunologico e 3 della crescita e riparazione tissutale),

  • in Fase III 37 progetti riguardanti 15 farmaci (9 oncologici, 3 immunologici e 3 della crescita e riparazione tissutale).

  • In fase di eventuale approvazione da parte della FDA ci sono 5 progetti riguardanti 4 farmaci.


FONTI:

Autore: Dott. Concetto De Luca (07/02/2008)


 

2 pensieri su “Genentech 


  1. Non smetto di citare la Genentech come luminoso e pionieristico esempio di audace applicazione della tecnica rDNA per certi versi temuta e contrastata (vedi settore agricolo) con grandi potenzialità di far progredire l’umanità. Penso ad esempio alle possibilità di potenziare la fotosintesi per produrre alimenti, energie rinnovabili e bonifica dell’effetto serra utilizzando una fonte energetica totalmente gratuita (il sole) per avviare il processo in cui la materia prima è la CO2 da cui si possono ricavare sostanze energetiche (zuccheri) e ossigeno.

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