DA GENE AD EMBRIONE. UNA DEFINIZIONE DI CREATIVITà
“La creatività sta nel combinare fatti che nessun altro aveva mai collegato prima.”
[Christiane Nüsslein-Volhard]
Christiane Nüsslein-Volhard (nata a Magdeburgo, 20 ottobre 1942) è una biologa tedesca, vincitrice nel 1991 del “Premio Lasker per la Ricerca Medica di Base” e, nel 1995, del “Premio Nobel per la Medicina e la Fisiologia” assieme a Eric Wieschaus ed Edward B. Lewis, assegnato per le loro ricerche sul controllo genetico dello sviluppo embrionale.
Le ricerche che condussero la Nüsslein-Volhard ed i suoi collaboratori a vincere il Nobel avevano lo scopo di identificare i geni coinvolti nello sviluppo degli embrioni della mosca ‘Drosophila melanogaster‘, organismo già da molto tempo utilizzato come modello negli studi genetici sia per il breve ciclo vitale sia per le dimensioni ridotte adatte per gli studi in laboratorio.
la comprensione dettagliata di come si forma una mosca
Nel 1980, quando Nüsslein-Volhard aveva 38 anni, lei ed il suo collega Eric Wieschaus, furono in grado di identificare e classificare i 15 geni che istruiscono le cellule ad iniziare a formare una nuova mosca, sviluppando una comprensione dettagliata di come la forma di un embrione è determinata dai geni.
Nel loro articolo pubblicato sulla rivista ‘Nature‘ il 30 ottobre 1980, Christiane Nüsslein-Volhard & Eric Wieschaus scrivevano: “Nelle ricerche sistematiche di mutanti letali embrionali della Drosophila melanogaster abbiamo identificato 15 loci che, quando mutati, alterano il modello segmentario della larva. Questi loci probabilmente rappresentano la maggior parte di tali geni nella Drosophila. I fenotipi degli embrioni mutanti indicano che il processo di segmentazione coinvolge almeno tre livelli di organizzazione spaziale: l’intero uovo come unità di sviluppo, un’unità di ripetizione con la lunghezza di due segmenti e il singolo segmento.”
VEDI:
- “CHRISTIANENÜSSLEIN-VOLHARD“
- Articolo pubblicato sulla rivista Nature.