Antiche dentiere e relative (mancate) misure igieniche

ANTICHE DENTIERE E RELATIVE (MANCATE) MISURE IGIENICHE

La dentiera del primo presidente degli Stati Uniti, George Washington (1732-1799).

Questi strumenti, costruiti con denti di persone morte, erano spesso pericolosi oltre che scomodi e dolorosi da mantenere; infatti capitava che denti estratti da persone morte a causa della sifilide contaminassero della stessa malattia i nuovi proprietari.

In modo particolare, le battaglie diventavano occasione per estrazioni di denti giovani e sani allo scopo di costruire nuove dentiere: la battaglia di Waterloo, la Guerra in Crimea e la stessa Guerra Civile Americana furono occasione per molti di depredare le bocche dei morti e rivendere i denti a medici e dentisti.


vedi:

 

Un pensiero su “Antiche dentiere e relative (mancate) misure igieniche


  1. Nel corso del 1700 le dentiere erano realizzate in legno, o in avorio da ippopotamo preferibile a quello di elefante perché meno poroso.
    di animale o in avorio.In un’epoca di scarsa o nessuna igiene orale, i portatori di protesi dentali erano afflitti in modo particolare da lesioni delle mucose orali e dall’alitosi, problema sentito in modo estremamente acuto in un ambiente sociale particolarmente attento alle profumazioni quale quello delle classi più agiate dell’epoca.
    La porcellana, la cui fabbricazione in Europa era agli albori, apparve ad Alexis Duchateau, farmacista a Parigi, il materiale ideale per la costruzione
    di protesi dentali. Egli produsse alcuni dispositivi, ed è considerato quindi l’inventore delle porcellane dentali. Per ottimizzare i suoi prodotti iniziò a collaborare con un dentista di Parigi, Nicholas Dubois de Chemant, ma questi – interrotta la collaborazione con Duchateau – condusse autonomamenete una estesa sperimentazione nei laboratori della manifattura di porcellane di Sèvres, migliorando l’impasto base inventato da Duchateau, e pubblicando nel 1789 il suo trattato sui denti artificiali. In seguito De Chemant ottenne un brevetto reale che gli consentiva l’esclusiva della realizzazione di protesi mobili in porcellana.

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