Alcuni informazioni sulla scoperta-invenzione della penicillina
“Quando mi svegliai poco dopo l’alba del 28settembre 1928, di certo non avevo intenzione di rivoluzionare il mondo della Medicina scoprendo il primo antibiotico, o killer batterico, al mondo.”
[Alexander Fleming, in merito alla scoperta della penicillina]
UNA SCOPERTA ED UN’INVENZIONE
Alexander Fleming è stato un medico, biologo e farmacologo britannico, universalmente noto per avere scoperto l’enzima lisozima nel 1922 e la penicillina nel 1928, risultato che gli valse il premio Nobel per la Medicina nel 1945 insieme ad Howard Walter Florey (24settembre1898 – 21febbraio 1968) ed Ernst Boris Chain (19giugno 1906 – 12agosto 1979).
Quel 28 settembre 1928 Fleming, con grande fortuna, si imbatté in una capsula di Petri particolare: era macchiata di muffa come tante altre nel suo laboratorio, ma attorno a essa le colonie batteriche si erano dissolte.
L’efficacia del fungo fu provata su vari tipi di batteri e i risultati furono più che soddisfacenti sia per range di efficacia (distruggeva gli streptococchi, i stafilococchi, i bacilli della difterite e del carbonchio, ma era inefficace sui batteri del tifo) sia per forza (avevano effetto soluzioni diluite fino a 1/500).
Da Fleming a Florey & Chain
La muffa miracolosa fu identificata inizialmente come ‘penicillium rubrum‘ (ma due anni più tardi si scoprì che era in realtà ‘penicillium notatum‘): da qui il nome penicillina. Nonostante lo straordinario potere di antibiosi della penicillina, essa presentava un grande problema: era difficile da produrre e, se vi si riusciva, le quantità erano scarse.
Nel 1936, un gruppo di scienziati di Oxford comprendente il patologo Florey ed il chimico Chain, si imbatté negli studi di Fleming sulla prodigiosa sostanza. Il loro gruppo di ricerca riuscì a isolare della penicillina parzialmente purificata, mille volte più attiva di quella grezza e 10 volte più potente del sulfamidico.
UN NUOVO METODO DI PRODUZIONE DELLA PENICILLINA
Sperimentarono la sostanza su degli animali e nel 1940 pubblicarono i loro risultati sul “The Lancet“. Alexander Fleming ne fu piacevolmente sorpreso e nello stesso anno andò ad Oxford per conoscere il gruppo. Dopo gli esperimenti sugli animali, essi passarono all’uomo: nel febbraio 1941 un poliziotto di Oxford stava morendo di setticemia. La penicillina quasi lo salvò, ma le esigue riserve della sostanza impedirono un completo trattamento, e in marzo il paziente morì.
La straordinaria potenza dell’antibiotico spinse Chain e Florey a cercare i mezzi per produrla in quantità. Non potendo contare sulle industrie chimiche europee, occupate per il conflitto mondiale, Florey andò negli Stati Uniti, contattando il governo.
finalmente grandi quantità di penicillina
Lì, dopo lunghe ricerche portate avanti da ricercatori delle università, di alcune case farmaceutiche e con il sostegno dell’esercito statunitense, fu messo a punto un metodo di produzione su larga scala, basato sull’utilizzo del ‘corn steep liquor‘ (CSL , letteralmente ‘liquore rapido di mais‘ o acqua di macerazione), sottoprodotto della fabbricazione dell’amido, e su un ceppo di Penicillium estremamente produttivo. Il CSL, un concentrato viscoso di mais solubile che contiene aminoacidi, vitamine e minerali, è un componente importante di alcuni mezzi di crescita . Fu usato nella coltura del Penicillium durante le ricerche sulla penicillina dal microbiologo americano Andrew J. Moyer, ricercatore del “USDA Northern Regional Research Laboratory” di Peoria, in Illinois.
vedi:
- https://twitter.com/NobelPrize/status/1177833320241094656
- https://it.wikipedia.org/wiki/Alexander_Fleming
- https://en.wikipedia.org/wiki/Corn_steep_liquor