Leonardo da Vinci, l’arto superiore ed il Pazzini
Quando vai ad assistere ad un’esposizione di parti anatomiche (in questo caso, come da foto alla “Mostra di Veri Corpi Umani / Bodies Exhibition“) e dai uno sguardo al preparato dell’arto superiore, è praticamente automatico rievocare nella mente le immagini del grande Leonardo da Vinci (1452-1519) che raffigurano i suoi studi del braccio che mostrano i movimenti fatti dai bicipiti.
Ed ecco come lo ricorda il grande storico della Medicina Adalberto Pazzini nel suo testo “Storia dell’Arte Sanitaria” (vol. 1, pag. 745) del 1962.
con le parole del pazzini
“In virtù della sua genialissima concezione, il cadavere non è più sterile e morta cosa che apre le sue cavità ad una ispezione fredda, in sè stessa concludentesi, ma per lui si anima di soffio vitale e vive nelle leggi che determinano non solo il moto degli arti, ma quello che dà possibilità ad ogni funzione vitale, ad ogni espressione della vita stessa, organica e spirituale.
Meccanico come lui stesso si definisce, indagatore delle leggi del movimento, nel cadavere egli vede pulsare la vita, vede muoversi i muscoli a seconda delle suddette leggi, vede lo scheletro agire nelle varie parti, mosso dalla forza muscolare…
Leonardo intuisce l’importanza di una meccanica biologica e la sublima nella sua arte dando espressioni ai visi dei suoi incomparabili dipinti che hanno per base, sì, il più profondo senso dell’arte più pura, ma che si poggiano pure su quelle acquisizioni scientifiche che egli stesso andava indagando.”
un genio quasi completamente sprecato
Vedendo le immagini costruite da Leonardo dispiace ancora di più sapere che questo immenso genio anatomico rimase sconosciuto al pubblico per oltre due secoli e mezzo.
Oggi i ‘Quaderni Anatomici“ sono conservati nella Biblioteca Reale di Windsor. È la più importante collezione di disegni del corpo umano, che Leonardo creò tra il 1485 e il 1515.
I disegni sono stati fatti con una matita rossa e nera e documentano lo studio di Leonardo, che è stato fatto direttamente sul corpo umano sezionando più di trenta cadaveri.