IL POLIGONO DI WILLIS: TRA ANATOMIA, FISIOLOGIA, FILOSOFIA, POLITICA E TEOLOGIA
Nel 1664 Thomas Willis (1621-1675) pubblicò un testo sul cervello ed i nervi che fu un importante punto di riferimento per i successivi due secoli. Inizialmente, il suo “Cerebri Anatome” ebbe uno scarso impatto sulla pratica medica inglese.
Primitive descrizioni dell’anastomosi arteriosa alla base del cervello esistevano già prima del 1664. Willis migliorò queste descrizioni cercando di attribuire per la prima volta una funzione all’anatomia che aveva descritto. Willis scrisse il “Cerebri Anatome” mentre era professore di Filosofia Naturale ad Oxford, studiando l’anatomia del cervello come uno strumento per indagare sulla natura dell’anima. Ciò rifletteva credenze e pratiche della metà del 17° secolo. Egli visse un periodo di aspri contrasti non solo tra monarchici e repubblicani inglesi ma anche tra puritani ed anglicani.
alla ricerca dell’anima
Prima del 1660 Willis aveva scarsa dimestichezza con l’anatomia, ma la sua credenza che l’anatomia fosse la chiave di volta per comprendere l’anima lo spinse a dedicarsi a questa disciplina. Egli pensò di poter mostrare materialmente le differenze anatomiche tra uomo ed animali, riguardo alle funzioni più alte, e di conseguenza l’immortalità dell’anima. Willis lavorò in collaborazione con celebri personaggi come Richard Lower, Thomas Millington e Christopher Wren, tutti scuola Oxford, sperimentando attraverso iniezioni di coloranti che portarono alla descrizione del circolo arterioso cerebrale ed analizzando i rapporti tra sintomi apoplettici ed il blocco dei vasi del poligono di Willis negli animali da esperimento. Le sue teoria anatomiche sul cervello furono di supporto per la causa della Corona e della Chiesa anglicana: il cervello rappresentava la casa di dio e del re, mentre i nervi erano le sue diramazioni che ne estendevano il controllo alla provincia, il resto del corpo.
vedi:
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“Thomas Willis and the background to Cerebri Anatome” (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC539424/?fbclid=IwAR0OrHrhiOLzt9_-tQ1LBcEOThxluLIkUDCv34UB2BPKUISEDO9eP753Wm0)