MONDINO DE LIUZZI: PRIMI PASSI DELLA MODERNA ANATOMIA
“Il pregiudizio superstizioso sull’inviolabilità dei cadaveri umani andò a poco a poco dileguandosi. Nel 1315 Mondino dei Luzzi, professore di Bologna, notomizzò per la prima volta pubblicamente due cadaveri femminili, e pubblicò immediatamente una descrizione del corpo umano, preferibile certo a tutti i libri di notomia scritti da Galeno in poi, perché formata sulla vera ispezione e considerazione delle parti. Questo trattatello venne stimato sì universalmente, che in Padova sin verso la fine del secolo sedicesimo non si insegnava l’anatomia sopra verun altro compendio, fuorchè quello del Mondino. Per altro l’autore appalesa la soverchia sua adesione alle ipotesi e teorie allora dominanti. …
Anche egli da il nome di testicoli femminili alle ovaje, e attribuisce loro la secrezione di un umore simile alla saliva. … Sostiene che il fegato abbia cinque lobi. … Ammette nel cervello delle cellette, in ciascuna delle quale risiede una particolarità dell’anima.”
TRATTO DA:
- “Storia Prammatica della Medicina”, (1792-1799), di Kurt Sprengel. Tradotta da Arrigoni – Seconda Edizione Italiana