UNA STORIA “REALE” DI MORTE PER DISSECAZIONE AORTICA
Il 25 ottobre 1760 George II, che aveva allora 76 anni, si alzò come al solito alle sei del mattino, chiese come sempre la sua cioccolata e si ritirò nei suoi uffici privati.
Il cameriere di camera Germano sentì un rumore, descritto come “più forte di un vento reale”, e dopo un gemito; egli corse all’interno e trovò il re che giaceva nel pavimento con la faccia a terra.
Mr. Andrews, chirurgo della famiglia reale, venne chiamato e salassò il re ma invano.
Il giorno dopo, alla necroscopia, Dr Nicholls trovò che il pericardio era disteso con una pinta di sangue coagulato all’interno, probabilmente da un orifizio nel ventricolo destro, ed una fessura trasversale lunga 3,75 cm sul lato più interno dell’aorta ascendente, attraverso la quale il sangue era passato recentemente nel suo rivestimento esterno a formare un’ecchimosi crescente, che venne allora interpretata come un incipiente aneurisma dell’aorta.
[C. P. C. Trench: “George II”, 1973, pag 298]