Un pioniere dei trapianti: Carl-Gustav Groth
- articolo del prof. Sergio Barocci
UNA LEGGENDA DELLA CHIRURGIA DEI TRAPIANTI
“Sono arrivato a Denver nel 1966. L’anno successivo è stata sviluppata una camera di conservazione degli organi e la globulina antilinfoide umana (ALG) è stata prodotta nei cavalli. Utilizzando questi nuovi strumenti, nel 1967 è stato eseguito un trapianto di fegato su tre bambini. Questi bambini sono stati i primi pazienti al mondo a raggiungere una sopravvivenza prolungata dopo la sostituzione del fegato. Oggi sono stati eseguiti più di 150.000 trapianti di fegato in tutto il mondo“.
Tratto dal “Discorso di accettazione del premio Medawar” di Carl-Gustav Groth (2006)
Carl-Gustav Groth

Carl-Gustav Groth nasce ad Helsinki, in Finlandia, nel 1933. Nel 1944 si trasferisce con la famiglia, in Svezia, a Stoccolma dove studia medicina laureandosi al Karolinska Institutet nel 1961.
Nel 1964 partecipa in qualità di dottorando al primo trapianto di rene in Svezia mentre nel 1966 entra a far parte del team del Prof. Thomas Starzl, a Denver in Colorado, contribuendo allo sviluppo del trapianto di fegato, in quegli anni.
Nel 1972 rientra in Svezia, dopo l’esperienza statunitense. come capo della chirurgia dei trapianti presso il nuovo ospedale universitario, l’Huddinge Hospital. Qui costruisce un eccellente reparto trapianti perfettamente organizzato e diventando nel 1983 professore presso il Karolinska Institutet.
TRAPIANTI IN SVEZIA

Nel 1974 esegue il primo trapianto di pancreas in Svezia diventando uno dei suoi principali interessi clinici e di ricerca e nel 1975 pioniere del trapianto di midollo osseo aprendo la strada all’istituzione del trapianto di cellule staminali ematopoietiche.
Nel 1984 esegue anche il primo trapianto di fegato in Svezia e il primo trapianto di cellule delle isole pancreatiche nel 1996.
C. Groth è ricordato anche per essere stato il primo al mondo a curare la malattia di Gaucher con il trapianto di midollo osseo e ad utilizzare i trapianti di isole pancreatiche suine nell’uomo.
Ha, inoltre, effettuato numerosi studi sui farmaci immunosoppressori tra cui , ciclosporina, tacrolimus, micofenolato mofetile, sirolimus e ATG o globulina anti-timocitaria, contribuendo notevolmente allo sviluppo del trapianto nello Scandiatransplant e pubblicato più di 700 articoli scientifici e ricevendo numerosi premi e riconoscimenti.
I PRIMI ESPERIMENTI DI TRAPIANTO DI ISOLE PANCREATICHE NEI DIABETICI

Nei primi anni ’90, isole pancreatiche preparate da feti di maiale furono trapiantate da Groth in 10 pazienti diabetici.
In otto dei pazienti le isole furono iniettate nella vena porta. Quattro di questi pazienti mostrarono evidenza di funzionalità delle isole di maiale, in quanto vi fu escrezione di peptide C suino per diversi mesi.
Due pazienti ricevettero le isole pancreatiche sotto la capsula renale di un rene trapiantato simultaneamente. In una biopsia dell’innesto, effettuata tre settimane dopo il trapianto, furono identificate cellule suine intatte e, all’esame al microscopio elettronico, furono potute osservare granuli cellulari ben definiti.
Queste sono state le prime immagini in assoluto di cellule suine sopravvissute nel corpo umano.
PREMIO MEDAWAR

Per molti anni è stato membro dell’Assemblea Nobel assegnazione del Premio Nobel per la Fisiologia e la Medicina, e presidente fondatore della International Xenotransplantation Association e in seguito direttore della rivista “Xenotransplantation”.
Nel 2006, è stato insignito del Premio Medawar dalla Transplantation Society, Società Scientifica di cui è stato presidente dal 2001-2002. Il Premio Medawar, intitolato al co-fondatore della Società, Sir Peter Medawar, è riconosciuto come il più alto riconoscimento mondiale per i contributi più significativi nel campo dei trapianti. Il Premio Medawar viene assegnato in occasione di ciascuno dei Congressi biennali della Transplantation Society dal 1990.
Bibliografia:
- Starzl T. (2006) “Introduction of Carl Gustav Groth” Transplantation 82(12): 1572 -1573
- Groth CG, Pechet L, Starzl T (1969) “Coagulation during and after orthotopic transplantation of the human liver.” Arch Surg 98:31-34
- Ericzon, Bo-Göran; Lundgren, Göran; Tibell, Annika; Tydén, Gunnar; Ringdén, Olle: “In Memoriam—Carl-Gustav Groth 1933–2014“; Transplantation 98(2):p 122-123, July 27, 2014.
- Groth CG, Lundgren G, Erikson A, et al. “Biochemical recovery in juvenile Gaucher’s disease after bone marrow transplantation“. Transplant Proc 1985; 17: 453.
- “Medawar Prize Acceptance Speech“, by Groth, Carl Gustav; Transplantation 82(12):p 1574-1576, December 27, 2006.