Prescrizioni dietetiche della Scuola Medica Salernitana: una lezione di medicina preventiva dal passato
Articolo del prof. Maurizio Bifulco
“Se non hai medici a disposizione, fai in modo che questi tre consigli siano le tue medicine: buon umore, riposo e dieta moderata”.
Questo prezioso aforisma è uno dei più antichi precetti della Medicina preventiva e fa da preludio al Regimen Sanitatis Salernitanum, il testo principale della famosa Scuola Medica Salernitana, la più antica istituzione in Europa per l’insegnamento della Medicina che raggiunse il massimo splendore tra il X e il XIII secolo d.C.
UN MANUALE DELLA BUONA SALUTE
Il testo, redatto da uno o più autori anonimi, riassumendo i principi fondamentali della Scuola, rappresenta un rilevante e attuale manuale della buona salute. I medici della Scuola Medica Salernitana, infatti, basandosi sulla loro esperienza e su quei principi universali che hanno poi dato il merito alla Scuola di andare oltre le superstizioni e i limiti scientifici e religiosi del medioevo, guardando al futuro, raccolsero utili consigli sulla salute, con l’intento di scrivere non un trattato medico ma un decalogo per uno stile di vita salutare, facile da ricordare. La Scuola Medica Salernitana si fondava su un sapere scientifico armonioso e completo, alimentato dalle diverse culture del bacino mediterraneo (l’ebraica, l’araba, la greca e la latina) e i suoi principi si diffusero rapidamente in tutta Europa.
Quello che appare sorprendentemente attuale nel Regimen è il proposito di evitare quanto più possibile il ricorso alle medicine e di mantenere in equilibrio i quattro umori che, secondo la teoria medica ippocratico-galenica, presiedono all’armonica composizione del corpo e che, se alterati, possono determinare l’insorgenza di patologie (sangue, bile nera, bile gialla e flegma).
in accordo con la teoria di Ippocrate e la pratica medica di Galeno
Il testo fornisce semplici consigli, in accordo con la teoria di Ippocrate e la pratica medica di Galeno, secondo cui l’alimentazione viene prima del medico e una dieta equilibrata è fondamentale per garantire un buono stato di salute. Si ritiene che sia la malattia sia la cura sono correlate a digestione, metabolismo e scelta dei cibi, piuttosto che ad antidoti e rimedi terapeutici. La Scuola Medica Salernitana considerava una corretta alimentazione il principio fondamentale per garantire un buono stato di salute e consigliando “moderata diaeta”, ovvero moderazione nel mangiare e nel bere, metteva in guardia dai pericoli legati a una alimentazione eccessiva e non equilibrata. Tale argomento ha una rilevanza estremamente attuale se consideriamo che l’obesità rappresenta un’emergenza sanitaria che ha una diffusione pandemica. Sfogliando le pagine del Regimen si possono trovare numerosi rimedi per purificare corpo e mente e preservare la connessione con madre natura. Fondamentale era ritenuto il legame tra nutrizione, uso di erbe medicinali e consigli dietetici in grado di influire sul temperamento umano.
importanza della dieta
L’importanza della dieta come fonte di buona salute può essere dedotta anche da un precedente trattato, il De flore dietarum, inizialmente ritenuto opera di Costantino l’Africano, ma più probabilmente scritto da un ignoto medico salernitano. Anche questo manoscritto è ricco di consigli dettati dal senso pratico comune e utili raccomandazioni.
La Scuola dà un elevato valore a una dieta varia, definita il “fiore” delle diete nel De Flore dietarum, ricca di frutta e verdure da assumere a ogni pasto per favorire la digestione e il corretto assorbimento dei nutrienti, di legumi, olive e olio di oliva, pesce fresco, cereali e vino rosso, tutti prodotti caratteristici dell’area mediterranea. La connessione tra le prescrizioni dietetiche e i prodotti tipici dell’area di Salerno è evidente.
Salernitana è la dietetica con alimenti e pietanze che restano tutt’oggi quelli tipici della provincia. Salernitana è anche la scelta dei rimedi naturali per purificare il corpo e la mente e delle erbe medicinali, che venivano coltivate in orti botanici, proprio dai medici della Scuola Medica Salernitana, come attestato dall’esistenza nel centro storico di Salerno del suggestivo “Giardino della Minerva”, antesignano dei futuri orti botanici europei: un approccio che potremmo definire come l’antenato delle pratiche naturali tutt’ora di gran voga.
Regimen e Dieta Mediterranea
Guardando oltre gli ovvi limiti delle conoscenze medico-scientifiche dell’epoca medievale, dobbiamo riconoscere che tutti gli alimenti menzionati sono alla base dell’odierno modello di dieta mediterranea, ispirato dai prodotti locali tipici dell’Italia meridionale. Gli abitanti della Salerno medievale, seguendo i pratici consigli di questi vademecum della Scuola Medica Salernitana, sono stati quindi i primi a trarre i benefici della dieta mediterranea, che è oggi ampiamente riconosciuta per la sua capacità di prevenire patologie cardiovascolari, cancro e malattie neurodegenerative, e di aumentare l’aspettativa di vita.
I medici salernitani erano attenti anche all’aspetto edonico del cibo, e alla sua capacità di influire sul temperamento umano, dimostrando così di essere anche dei sapienti gastronomi. Non a caso uno degli aforismi che possiamo trovare nel Regimen afferma:
“I sapori fondamentali sono tre: il salso, il piccante e l’amaro. Poi c’è il sapore acido che rinfresca e l’aspro che restringe. Il sapore grasso-insipido addolcisce il carattere”.
Numerosi aforismi sono dedicati ai cibi nutrienti, consigliati per mantenere un buono stato di salute, e a quelli troppo grassi e calorici che sono quindi da evitare o assumere con moderazione.
Un modella che influenza il nostro stile di vita
É possibile affermare, dunque, che il modello della Scuola Medica Salernitana abbia influenzato non solo i medici e la gente comune dell’epoca ma che continui a determinare il nostro stile di vita grazie ai numerosi piatti tipici della tradizione salernitana – come testimoniano alcuni detti popolari locali che si tramandano fino ai nostri giorni – cosa che accade spesso a nostra insaputa. I preziosi consigli forniti dai medici salernitani quasi mille anni fa, pertanto, sono quanto mai utili e salutari in un’epoca come la nostra in cui l’obesità e le co-morbidità ad essa associate hanno acquisito i caratteri di una pandemia, nonché d’obbligo culturale per la difesa della sopravvivenza di tradizioni, aromi e gusti secolari.