la tenda del piacere: Breve storia del clitoride
Processus igitur hi ab utero exorti prope id foramen, quod os matricis vocatur, extra abdome exeunt; supra pubem ascendunt; definunt autem in particulam quanda excelsam in vulvae apice circumvolutam supra id foramen, unde lotium exit. Et haec lector candidissime illa, illa praecipue sedes est delactionis mulieru, dum venerem exercent; quam non modo si mentula confricabis, sed vel minimo digito attrectabis: ocyus aura semen hac, atque illac prae voluptate vel iliis inuitis profluet.
Hanc eandem uteri partem dum Venerem appetunt mulieres, et tanquam aestro percitae virum appetunt ad libidinem concitati: si attinges, duriusculam et oblongam reddita esse comperies; adeo ut nescio quam virilis mentulae speciem praefe ferat. Hos igitur processus, atque eorundem usum cu nemo actenus anima duerterit; si nomina rebus a me inventis imponere licet, amor Veneris, vel dulcedo appelletur. No dici posset quatopere admirer tot proclaros Anatomicos, tam pulchram rem, tanta arte effectam, tantae utilitatis gratia ne olfecerint quidem. Vos autem, qui in has meas lucubrationes Anatomicas legendas incideritis, scitote abfq; processibus, quos ego vobis paulo antea fideliter descripsi; neque mulierem aliquam in Veniris amplexibus delectationem percepturam fuisse, nullos foetus cocepturam; non enim abfq; mutura maris, et foeminae voluptate cocipi posse crediderim sed de his fatis.
[Realdo Colombo, “De Re Anatomica“, 1559, pagg. 241-243]
CHI SCOPRì IL CLITORIDE?
Le domande storiche sul clitoride sono sostanzialmente due: 1) chi lo ha scoperto come organo in sè e 2) chi lo ha scoperto come organo del piacere sessuale.
Il Colombo, nel suo “De Re Anotomica” del 1559 chiamava il clitoride “processus” dei genitali esterni e affermava che questa protuberanza era la sede principale del piacere femminile durante l’atto sessuale, esercitata sia dalla penetrazione vaginale che dagli sfregamenti con il dito.
il rinascimento
Questo processo stimolava quindi l’estro del piacere attraverso una brezza che scorreva lungo tutto il corpo della donna.
Questa particella corrisponde al pene maschile: è costituita da due parti fibrose [esternamente] ed una spongiosa all’interno, ed è riempita di sangue scuro e denso, come negli uomini.”
A riguardo, il padre degli anatomisti rinascimentali, Vesalio, aveva sostenuto che il clitoride fosse assente nelle donne sane e appartenesse solo agli ermafroditi.
Rappresentazioni grafiche
La prima rappresentazione grafica del clitoride è attribuita all’anatomista olandese Regnier de Graaf (1672). Il terzo capitolo del suo “De Mulierum” è intitolato “De Clitoride“. De Graaf dedica un capitolo del suo libro a questo organo definito “sede della libidine” e ne mostra la sua complessità anatomica e funzionale (altro che organo rudimentale!) descrivendone il glande, il prepuzio, le labbra (nymphae) e le radici (crura), per arrivare alla struttura più intima formata dalla parte spongiosa, i setti, la muscolatura, i nervi, le vene e le arterie.
Kobelt
Nel 1844 l’anatomista tedesco George Ludwig Kobelt, nel tentativo di dimostrare che l’anatomia femminile è analoga a quella maschile, da, nel suo pamphlet intitolato “Die männlichen und weiblichen Wollust-Organe des Menschen und einiger Säugethiere” (“Gli organi voluttuosi maschili e femminili dell’uomo e di alcuni mammiferi“), la prima rappresentazione dei bulbi del clitoride, sebbene facesse ciò non collegando i bulbi al clitoride come un’unica struttura. Kobelt descrive l’anatomia comparata degli organi sessuali di diversi animali; in generale il clitoride viene mostrato come un organo ricco di innervazione e ben vascolarizzato, atto quindi a percepire il piacere.
Egli suddivideva gli organi della lussuria in passivi e transitivi. I primi erano costituiti dal “glans clitoridis“, la “pars intermedia“, il “bulbus vestibuli” ed il “musculus constrictor cunni“. I secondi erano costituiti dal “corpus cavernosum clitoridis“, il “musculus ischio-cavernosus” e la vagina.
il primo novecento
Nella prima metà del novecento il clitoride subì una certa forma di censura, sia dal punto di vista anatomico che fisiologico: da una parte Sigmund Freud contrappose il piacere clitorideo a quello vaginale definendolo ‘immaturo’ per arrivare 1948, anno in cui l’organo venne bandito dagli autori del “Gray’s Anatomy“.
In generale, nel corso degli anni, la versione inglese del Gray’s aveva sempre dato meno spazio al clitoride rispetto alla versione statunitense.
La riscossa del clitoride iniziò ad arrivare nella seconda metà del novecento. Si può rappresentare ciò sia come causa che come effetto della rivoluzione sessuale di quel periodo.
il secondo novecento
Nel 1953, il biologo statunitense Alfred Kinsey (23giugno 1894 – 25agosto 1956) affermò nei celebri “Kinsey Reports” che il clitoride è il centro del piacere delle donne e nel 1966 la coppia di ricercatori statunitense formata dal ginecologo William Masters (27dicembre 1915 – 16febbraio 2001) & Virginia Johnson (11febbraio 1925 – 24luglio 2013) testarono sia l’orgasmo clitorideo che vaginale nel loro laboratorio e conclusero che erano essenzialmente gli stessi quando si trattava di risposta sessuale, mettendo a tacere la teoria freudiana di una gerarchia dell’orgasmo.
Ciò l’ha portata a studiare l’anatomia del clitoride rivelando la vera anatomia del clitoride nel 1998 con ulteriori studi e conferme rilasciati nel 2005.
anatomia del clitoride
tra anatomia, fisiologia, cultura e credenze
“La vagina distale e l’uretra sono chiaramente correlate, formando un nucleo della linea mediana al clitoride. Se questo ammasso (vagina distale, uretra distale e clitoride) debba essere considerato come un’altra entità e dato un nome separato è degno di discussione.Un concetto così inclusivo porterebbe probabilmente alla cessazione delle discussioni artificiali sulla separazione non necessaria del focus orgasmico, cioè clitorideo vs vaginale. L’apporto neurovascolare al clitoride deriva dai nervi pudendo e cavernoso. L’esatta anatomia dei nervi cavernosi è stata definita in studi fetali, ma manca una dimostrazione coerente negli adulti. L’istologia, l’immunoistochimica e la farmacologia sono sempre più ben definite. Ad oggi i progressi in laboratorio non si sono tradotti direttamente nella pratica clinica, la risposta al sildenafil ne è l’esempio più evidente”.
riferimenti:
- “Gabrielis Falloppii medici Mutinensis Observationes anatomicae ad Petrum Mannam medicum Cremonensem ..“, by Falloppio, Gabriele, 1523-1562 – Publication date 1561
- “De re anatomica libri XV“, by Colombo, Realdo; Publication date 1559
- “Traité d’anatomie humaine. Publié sous la direction de P. Poirier et A. Charpy”
by Poirier, Paul, 1853-1907; Charpy, Adrien (pag. 564) - “Atlas de anatomie descriptive du corps humaine“, di C. Bonamy e Paul Broca, parte IV, 1866
- “The History of Clitoris“, di Robin Hilton
- https://lines.it/sessualita/educazione-sessuale/clitoride-5-cose-che-tutti-dovrebbero-sapere
- https://www.treccani.it/vocabolario/clitoride/
- “Clitoris – The forgotten female organ“, di Daniel Haag-Wackernagel (2 ottobre 2020)
- “Regneri de Graaf De mulierum organis generationi inservientibus tractatus novus: demonstrans tam homines & animalia caetera omnia, quae vivipara dicuntur, haud minus quàm ovipara ab ovo originem ducere: ad Cosmum III, magnum Etruriae ducem”
by De Graaf, Regnier; Publication date 1672 - https://de.wikipedia.org/wiki/Georg_Ludwig_Kobelt
- Kobelt, Georg Ludwig, Die männlichen und weiblichen Wollust-Organe des Menschen und einiger Säugethiere, Anatomisch-physiolog. Freiburg, 1844
- https://www.vice.com/en/article/nejny8/fear-of-the-clit-a-brief-history-of-medical-books-erasing-womens-genitalia
- https://en.wikipedia.org/wiki/Alfred_Kinsey
- https://en.wikipedia.org/wiki/Kinsey_Reports
- http://www.butler-bowdon.com/alfred-kinsey—sexuality-in-the-human-female.html
- https://it.wikipedia.org/wiki/William_Masters_e_Virginia_Johnson
- “ANATOMICAL RELATIONSHIP BETWEEN URETHRA AND CLITORIS“, di HELEN E. O’CONNELL, JOHN M. HUTSON, COLIN R. ANDERSON, and ROBERT J. PLENTER, pubblicato sul Journal of Urology il 1 giugno 1998. (https://doi.org/10.1016/S0022-5347(01)63188-4)
- “ANATOMY OF THE CLITORIS“, di HELEN E. O’CONNELL,*,† KALAVAMPARA V. SANJEEVAN AND JOHN M. HUTSON (From the Department of Urology, Royal Melbourne Hospital, Victoria, Australia), THE JOURNAL OF UROLOGY, Vol. 174, 1189–1195, October 2005 (DOI: 10.1097/01.ju.0000173639.38898.cd)
- https://en.wikipedia.org/wiki/Helen_O%27Connell_(urologist)
- https://it.wiktionary.org/wiki/File:Clitoris_3_D_-_Helen_O%27Connell.jpg
- Post su Facebook riguardo al clitoride (1)
- Post su Facebook riguardo al clitoride (2)
Articolo del dott. Concetto De Luca