JULIA GWYNAETH BODMER
Julia Gwynaeth Bodmer è stata una brillante figura femminile ed illustre genetista britannica nel campo dell’immunogenetica del XX secolo. I suoi studi, nella scoperta e nella definizione degli antigeni leucocitari umani HLA, hanno aiutato a comprendere e a sviluppare le conoscenze sulle associazioni HLA con alcune malattie virali tra cui la sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS).
Julia Pilkington nasce a Manchester il 31 luglio del 1934, studia alla “Manchester High School for Girls” e successivamente grazie ad una borsa di studio statale al Lady Margaret Hall, uno dei principali collegi dell’Università di Oxford, si specializza nel suo ultimo anno in economia e statistica.
Subito dopo aver conseguito la laurea nel 1956, conosce e si sposa, poi, con il genetista oncologo Walter Bodmer (diventato poi Sir Walter Bodmer, nato il 10gennaio 1936) con il quale collaborerà per gran parte della sua vita lavorativa.
Julia Gwynaeth Pilkington Bodmer
Julia segue il marito, dapprima a Cambridge, mentre lui completa il dottorato, ricoprendo sino al 1959 la posizione di assistente di statistica nel Dipartimento di Economia Applicata diretto da W.B. Reddaway, dopodiché si trasferisce nel 1960 alla “Stanford University” con il marito e i suoi tre figli piccoli.
Inizialmente lavora come Assistente Ricercatrice nel Laboratorio di tipizzazione tissutale diretto dall’ematologa Rose Payne dove utilizza la sua esperienza di statistica, collaborando anche con il marito per gettare le basi per uno dei primi due geni del sistema HLA, grazie al suo forte background statistico e alla sua grande capacità di gestire enormi e complesse raccolte di dati.
Nel 1970, si trasferisce nuovamente a Oxford, nel nuovo laboratorio di genetica.
HLA E MALATIE AUTOIMMUNITARIE
Ciò le permette di espandere i suoi studi sull’associazione tra diversi tipi di Antigeni HLA e alcune malattie tra cui quella con l’artrite reumatoide giovanile e la spondilite anchilosante, contribuendo a stabilirne le basi immunologiche.
Nel 1979, si trasferisce con il marito a Londra all’Imperial Cancer Research Fund (ICRF), estendendo le proprie conoscenze genetiche sul linfoma di Hodgkin e di Burkitt e
contribuendo, inoltre, in maniera significativa, all’ identificazione del primo gene di suscettibilità con il tumore ai testicoli attraverso un’attenta analisi familiare di storia neoplastica ai testicoli.
Ritiratasi dall’ICRF, Julia ritorna ad Oxford con il marito Walter che assume, nel frattempo, la carica di Preside dell’Hertford College, fondando congiuntamente un nuovo laboratorio presso l’Istituto di Medicina Molecolare occupandosi della variazione genetica nelle popolazioni umane.
INNUMEREVOLI ATTIVITA’ PROFESSIONALI
Tra le sue innumerevoli attività professionali nei vari Comitati Scientifici sono da annoverare:
– la Presidenza nel 1992 nel Gruppo di Istocompatibilità ed Immunogenetica di cui tra l’altro ne è stata anche la fondatrice,
– la Presidenza dell’European Federation of Immunogenetics (EFI) dal 1996 al 1998,
– il ruolo attivo nel Comitato Internazionale per la Nomenclatura dei fattori HLA definiti da tecniche molecolari e sierologiche seguendo i principi stabiliti in precedenti report, e infine la nomina di membro onorario del Royal College of Physicians.
Julia Bodmer muore a Oxford il 29 gennaio del 2001
A partire dal 2002, l’EFI in suo onore ha istituito il “Julia Bodmer Award” nel quale ogni anno viene assegnato un premio a un giovane scienziato in riconoscimento del suo eccezionale lavoro nel campo dell’immunogenetica e in riconoscimento del laboratorio in cui ha svolto la propria ricerca.
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Articolo del prof. Sergio Barocci