Ernst Moro, il riflesso di startle e l’invenzione della zuppa di carote
Ernst Moro (8dicembre 1874 – 1951), nato a Laibach (Ducato di Carniola – Impero austro-ungarico), oggi Lubiana (capitale della Slovenia), è stato un pediatra austriaco che ha descritto nel 1918, per primo, nel bambino, il riflesso che porta il suo nome ‘Riflesso di Moro‘.
Il riflesso di Moro o del trasalimento (“startle“) è un riflesso arcaico (primitivo) che tende a scomparire entro il 6° mese di vita e che si manifesta come una reazione di soprassalto causata da stimoli quali un rumore intenso e improvviso, ma si può evocare sollevando il bambino da un piano sospingendolo per la schiena e rilasciandolo subito dopo in modo un pò brusco. Il neonato, così, in una prima fase, sobbalza e rapidamente abduce ed estende le braccia allargando le dita a ventaglio compiendo un movimento simile ad un abbraccio.
IL RIFLESSO DI MORO
In una seconda fase si verifica una lenta flessione degli arti superiori sul tronco e chiusura delle mani a pugno, come una specie di reazione di aggrappamento e a volte può seguire il pianto del bambino.
Nell’ evoluzione umana lo sviluppo di questo riflesso potrebbe trovare spiegazione perché aiuterebbe il bambino ad aggrapparsi meglio alla propria madre quando la stessa lo prende in braccio e in caso di perdita dell’equilibrio permetterebbe una presa sicura sul corpo materno.
Questo riflesso, così come gli altri riflessi neonatali, rappresentano utili parametri valutativi riguardanti il normale sviluppo del sistema nervoso, a seconda della loro intensità e della progressiva scomparsa con il passare dei mesi.
ERNST MORO e theodor escherich
Moro studiò Medicina a Graz, ottenendo la laurea nel 1899. Dal 1901 al 1902 lavorò con Theodor Escherich (1857 – 1911) a Vienna, lo scopritore del batterio “Escherichia Coli“. La carriera pediatrica di Moro iniziò nel laboratorio di Escherich con la ricerca sperimentale sulla fisiologia della digestione nei neonati. Nel 1900 presentò la prima caratterizzazione batteriologica del “Lactobacillus acidophilus“.
Nel 1906 ricevette la “venia legendi” per il suo lavoro sulla flora batterica in condizioni fisiologiche e patologiche dell’intestino infantile. Conseguita l’abilitazione in pediatria a Monaco di Baviera nel 1906, divenne professore di pediatria all’Università di Heidelberg nel 1911.
IL RIFLESSO DI MORO (2)
Il riflesso di Moro fu descritto per la prima volta da Moro nel 1918. Moro lo chiamò “Umklammerungsreflex” (riflesso di abbraccio). In questa pubblicazione, affermò:
“Quando un neonato viene posto sul lettino e si batte con le mani su entrambi i lati del cuscino, segue un rapimento rapido e simmetrico di entrambe le estremità, che si avvicinano l’una all’altra in adduzione subito dopo”.
Secondo lui, questo riflesso scompariva dopo i primi 3-6 mesi di vita del bambino. Da allora, il riflesso di Moro fu utilizzato per rilevare problemi neurologici precoci nei neonati. L’assenza o la ritenzione prolungata del riflesso di Moro possono essere segni che i bambini hanno bisogno di cure neurologiche.
LA ZUPPA DI CAROTE
La pediatria, ad inizio novecento, si stava appena sviluppando come campo medico indipendente in Europa a quei tempi e il tasso di mortalità nei neonati era molto alto, raggiungendo quasi il 25%. Uno dei motivi principali per cui migliaia di bambini morivano allora era la diarrea. Moro inventò la zuppa di carote chiamata proprio ‘Carote del professor Moro‘, che permise di ridurre drasticamente il tasso di mortalità nei bambini per la diarrea in Germania.
ZUPPE E NAZISTI
L’effetto benefico della zuppa, come dimostrato da studi successivi di altri autori, è dovuto agli oligosaccaridi acidi che si formano negli estratti acquosi di carote (zuppa di carote), che determinano una minore aderenza dei batteri alla mucosa dell’intestino e, quindi, importante riduzione delle infezioni gastrointestinali acute nei bambini.
Nel 1936, dopo l’avvento al potere dei nazisti, Moro si dimise dalla cattedra all’Università di Heidelberg, adducendo motivi di salute.
Tuttavia il vero motivo era il suo matrimonio con Grete Moro, nata Königsvald, di origine ebraica. Egli aprì una clinica privata in Mozartstrasse 10 (dove è ora apposta una targa commemorativa) e si ritirò nel 1948.
TRATTO DA UN POST DI Domenico Dentico
Riferimenti:
- Gordon, M. B. (1929). “The Moro embrace reflex in infancy: Its incidence and significance“. American Journal of Diseases of Children: 38., 26–34.
- Hunt, W. A., Clarke, F. M., & Hunt, E. B. (1936). “Studies of the startle pattern: IV. Infants“. The Journal of Psychology: Interdisciplinary and Applied: 2., 339–352.
- Laura E. Berk, “Child Development“, 8a, Boston, Pearson, 2009, ISBN 978-0-205-61559-9.
- https://en.wikipedia.org/wiki/Moro_reflex
- “Ernst Moro (1874–1951)—A great pediatric career started at the rise of university-based pediatric research but was curtailed in the shadows of Nazi laws” di A. Weirich, G. Hoffmann; Published 2005
- “Moro Reflex” di Christopher W. Edwards; Yasir Al Khalili.
- “The Story of a Humble Doctor Who Saved Thousands of Babies With His Carrot Soup“