LE RANE REOSCOPICHE DI CARLO MATTEUCCI
Il primo a muoversi in direzione dell’elettrofisiologia muscolare con il moltiplicatore di corrente fu il fiorentino Leopoldo Nobili (Trassilico, 5luglio 1784 – Firenze, 22agosto 1835). Egli lo modificò con un sistema astatico che permetteva di neutralizzare la forza del magnetismo terrestre, e riuscì a moltiplicare il potere del modello originario di Schweigger.
Ora era possibile misurare la quantità di corrente che passa attraverso un preparato di Galvani (9settembre 1737 – 4dicembre 1798) con zampe di rana; e ciò fu quanto fece Nobili.
Le sue osservazioni con tale strumento furono fondamentali per le ricerche di Carlo Matteucci, che usò anche lui delle rane.
Carlo Matteucci
Carlo Matteucci (Forlì, 21giugno 1811 – Livorno, 24giugno 1868) fu professore di Fisica prima a Bologna, in seguito a Ravenna ed alla fine a Pisa.
Gli esperimenti di Matteucci furono molti significativi per la semplicità di progettazione, per la loro attenzione al dettaglio, per l’uso di strumentazioni avanzate, e per il suo impatto innovatore. Egli trovò una corrente elettrica di contrazione sia nel muscolo scheletrico che in quello cardiaco della rana. Questo esperimento fu in seguito confermato da Du Bois-Reymond (Berlino, 7novembre 1818 – Berlino, 26dicembre 1896). La sua rana “reoscopica” fu unica.
In questo esperimento egli riuscì a mostrare che quando il nervo di un preparato nervo-muscolo di rana veniva posto a diretto contatto con il muscolo in contrazione di un altro preparato, anche il muscolo donatore del nervo si contraeva.
gli esperimenti di matteucci
Ciò dimostrò in modo molto energico che una forza elettrica veniva trasmessa dal muscolo in contrazione a quello inattivo attraverso il nervo del muscolo a riposo.
In un’altra interessante serie di esperimenti, egli copiò la pila di Volta con rane al posto dei metalli differenti e del cartone. La zampa di una rana venne posta sopra il nervo esposto della rana sottostante. Egli riuscì a far contrarre i muscoli applicando una soluzione di potassio al punto di contatto tra il muscolo ed il nervo dello strato successivo. Inoltre, egli dimostrò che durante il processo si generava una corrente elettrica e che la forza di tale corrente si poteva misurare con il suo galvanometro modificato connesso alle terminazioni della pila; più grande era la pila e maggiore era la corrente.
Tutti gli sforzi di Matteucci, durante il loro sviluppo, furono noti al celebre fisiologo berlinese Johannes Peter Muller (Coblenza, 14luglio 1801 – Berlino, 28aprile 1858). Il lavoro di Matteucci suscitò un tale interesse in Muller che egli mandò un suo brillante assistente, Du Bois-Reymond, a studiare le ricerche di Matteucci.
tratto da:
- ‘The History of Cardiology‘ di L. Acierno, cap. XVI
- https://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Matteucci
- https://it.wikipedia.org/wiki/Leopoldo_Nobili
- https://it.wikipedia.org/wiki/Emil_Du_Bois-Reymond
- https://it.wikipedia.org/wiki/Johannes_Peter_M%C3%BCller